450 milioni per gli sfigati

Beato sia Leonardo da Vinci. Il quadro, a lui attribuito, Salvator Mundi, è stato venduto all’asta per 450 milioni di dollari. Due cose sono chiarissime. Il mito nell’antichità veniva consacrato dal tempio. Oggi dai soldi. Nella modernità, diventi mito quando il mercato ti mitizza. Fuori dal mercato non esiste mito, ma solo autorevolezza. I 450 milioni di dollari per un quadro, però, sono un toccasana per la nostra Italietta, per il nostro provincialismo, per le piccole città imbevute fino al collo di primitivismo culturale. Sapete perché? Perché da noi si pensa che l’arte sia per gli sfigati, per i volontari, […]

  

Gli storici non capiscono l’arte

Pensare che l’arte sia anzitutto di competenza degli storici dell’arte è quanto di più sciocco possa passare per la mente di un uomo. Per comprendere gli affreschi di Simone Martini, è più utile leggere il grande poema Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini di Mario Luzi che le pagine sonnacchiose di Giulio Carlo Argan. Pier Paolo Pasolini su Piero della Francesca e Giovanni Testori su Romanino hanno dedicato scritti che farebbero impallidire critici come Federico Zeri o Francesco Arcangeli. Neanche il miglior Roberto Longhi riesce a oscurare la Madonna Sistina di Raffaello ripensata da Martin Heidegger o i saggi […]

  

Vittorio Sgarbi, sbagli sulla contemporaneità

Vittorio Sgarbi, qui sbagli. Continui a dire che sono mostri, obbrobri, schifezze immonde, le architetture contemporanee nelle città d’arte. Il Ponte di Calatrava a Venezia, il nuovo Palazzo di Giustizia a Firenze, la teca dell’Ara Pacis di Meier a Roma, gli archi di Buren a La Spezia, sono per te troppo ostili rispetto a ciò che hanno attorno. Guardala diversamente: la Possibilità è il grande magnete della Cittadinanza. L’esistente, il già fatto è in continua competizione con il potenzialmente fattibile. Qui sta la bellezza della contemporaneità: nel fatto che non siamo antiquari che devono lucidare il passato. Se fossimo solo […]

  

Molestie cercasi

Visto che non ho ricevuto molestie da giornaliste, attrici, presentatrici, deputate, visto che non voglio rimanere indietro nella moda e il mio ufficio stampa vuole lanciare la notizia, vi supplico: molestatemi!! Ieri in un tale show in prima serata, una donna sconosciutissima ha detto che voleva fare l’attrice, un produttore le ha chiesto di andare a letto con lei, lei ha detto di no, e così è finita la sua carriera. Lei non è diventata attrice per colpa di questa molestia ricevuta, di queste avances ricevute e non ricompensate. “Io pure volevo fare la scienziata ma non gliel’ho data ad […]

  

Autostrade, una proposta di bellezza

Le autostrade sono strisce di asfalto anonime. A volte lunghissime, non perdono nulla della propria anonimia quando attraversano l’inusitata bellezza dei nostri paesaggi. Sono lingue di bitume puramente funzionali ad oltrepassare e congiungere i luoghi; e in questa spicciola e sovrana funzionalità sono indifferenti a ciò che fiorisce attorno a loro. Se c’è uno splendore, loro lo attraversano senza attenzione; se c’è una discarica d’immondizia, loro la attraversano senza vergogna. Non appassionano e non si appassionano, perché sono un puro strumento, neutrale a qualsiasi contesto, scenario, città, storia. Ma i 6.500 km delle nostre autostrade, ancorché anonimi, indifferenziati, ancorché cari, […]

  

Ius soli e Leonardo Da Vinci

Se tu prendi un obelisco dai templi di Luxor in Egitto e lo porti in Italia, quello smette di essere arte egizia e diventa arte italiana? Se tu prendi un medaglione azteco e lo metti in un museo permanente di Roma, quello smette di essere espressione degli aztechi e diventa romano? Se tu prendi una statua d’ispirazione buddista del Pakistan e dell’Afghanistan e la metti in un museo di Torino, quella diventa arte d’influsso europeo? Volete discutere dello Ius soli, del cosiddetto diritto del suolo, la legge del suolo, l’imperativo del suolo? Benissimo. Il tema è complicato. Dunque chiaritevi le […]

  

L’arte della Madonna

La Madonna del latte, la Madonna della vita, la Madonna del fuoco, la Madonna del soccorso, del rosario, della misericordia, delle grazie, della neve, della corona, della rosa, della catena, del carmine, del buon consiglio. Ovunque ti chiamano e ti aggiungono qualcosa accanto al tuo nudo nome. Solo i pittori e gli scultori non ti aggiungono nulla e in questo ti rendono eterna. Beato sia Antonello da Messina, che non ti ha dipinto sul trono, in posa imperiale, trionfante, ma come una ragazza piena di timore, esitante, che si copre il petto appena le viene detto che aspetterà in pancia […]

  

Omosessuale, e allora?

Michelangelo, omosessuale. Leonardo Da Vinci, omosessuale. Pasolini, omosessuale. Franco Zeffirelli, Luchino Visconti, Pedro Almodóvar, Andy Warhol, Renato Zero, Tiziano Ferro, Freddie Mercury, George Michael, Lord Byron, Virginia Woolf, Truman Capote, Dolce & Gabbana, Valentino, Elton John, Aldo Busi, Arthur Rimbaud, Oscar Wilde, Federico Garcia Lorca, tutti omosessuali. L’arte fa i conti con la realtà, che è complessità dell’umano, non semplificazione. Io non sono omosessuale e sicuramente non diventerò mai Michelangelo (che forse lo sarebbe stato ugualmente a prescindere dalla sua presunta omosessualità). Ma chi vuole sbianchettare l’omosessualità dall’arte, in generale chi vuole sbianchettare la complessità dell’umano dall’arte, in nome e […]

  

L’amore per l’arte è illogico

Arrivi alla Villa dei cento camini, ad Artimino, vicino Firenze, una villa medicea che toglie il fiato per la sua bellezza. Eppure non ti innamori di lei. Lo sguardo te lo rapisce, improvvisamente, senza nessun avviso, un piccolissimo quadro di Mario Sironi che la Casa d’Arte San Lorenzo stava mettendo in mostra, assieme ad altri importanti artisti del Novecento. Tutto il resto è scomparso. Non perché il resto non fosse importante, ma perché l’amore è così: infondato e illogico, brutale e ingiusto. C’erano De Chirico, Rossi, Soffici, Schifano, Testa, Botero, Christo, eppure i tuoi occhi si sono bruciati davanti a […]

  

I preservativi, sindaco Raggi!

L’amore è folle, ma perché dovete riempire di preservativi il Lungotevere di Roma? Fatelo cento volte al giorno, mille volte, amatevi in tutte le posizioni, con tutta l’inebriante frenesia erotica di chi vuole pazzamente palpare, succhiare, spingere; ma perché dovete gettare il succo del vostro desiderio sul lungofiume più bello d’Italia? Perché quella molliccia membrana di lattice che, se l’aggomitoli in un fazzoletto, è poco più grande di una caramella, non la buttate in un cassonetto? E tu, Raggi, sindaco della città, perché non ti accorgi che camminare per strada, scansando i profilattici usati, cancella in un secondo milioni e […]

  

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