Premi giornalistici? Sono proprio roba da Maniaci

C’è un libro di Edward St Aubyn, Senza parole (Neri Pozza), che prende per i fondelli un premio letterario, l’Elysian Prize. In cui, per dire, un libro di ricette tradizionali inviato per errore alla segreteria viene subito scambiato per un esperimento «di decostruzione del genere romanzo». St Aubyn prende favolosamente per i fondelli questo mondo dei premi letterari con lo stesso tratto con cui costruisce la sua saga dei Melrose. «Puoi abbandonare certe abitudini solo quando iniziano a deluderti. Ho rinunciato alla droga quando il piacere e il dolore sono diventati simultanei», fa dire a Patrick il bambino abusato dei […]

  

Rcs, Cairo, Bazoli e la miopia dei salotti milanesi

Roma incorona Cairo, ma Piazza Affari ha la puzza sotto al naso. Tutta la Roma che conta, due sere fa, era al premio Guido Carli, che ogni anno, con successo, organizza Romana Liuzzo. Da Milano è sceso per l’occasione anche il professor Bazoli, presidente onorario di Banca Intesa. E poi la mattina via, con il primo volo Alitalia, subito di ritorno a Milano. La vera star, quest’anno, è stato Urbano Cairo. Tutti intorno a lui, con frasi del tipo: «Ti ricordi, ci siamo conosciuti…» o anche peggio «ti trovo in forma». Più si avvicina la sua offerta sul Corriere della […]

  

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Il premier non perde la faccia ma resta il rischio di contagio

Il premier è salvo, ma il virus si può diffondere. Come era facilmente prevedibile l’aumento di capitale della Popolare di Vicenza si è rivelato un flop. Nessuno si è messo in fila per comprare a prezzi di saldo (10 centesimi) la carta ormai straccia di una banca un tempo considerata reginetta del Veneto. La più importante agenzia di stampa italiana, l’Ansa, il 27 aprile, a mercati chiusi, scrisse: «Il nuovo termine dell’offerta per la sottoscrizione dell’aumento che punta a portare in Borsa la Popolare di Vicenza è stato posticipato di 24 ore… la proroga, viene spiegato da fonti vicine all’operazione, […]

  

La lotta continua dei magistrati contro (tutta) la politica

Nel conflitto tra magistratura e politica di questa settimana tutto torna, si fa per dire, tranne che per un dettaglio fondamentale. Dall’orizzonte dei presunti colpevoli manca Silvio Berlusconi. Non è al governo, è impantanato nei pasticci romani, e i sondaggi danno il Movimento 5 Stelle come secondo partito dopo il Pd, al posto di Forza Italia. Fino a qualche anno fa ci avevano spiegato che il conflitto magistrati-politica era colpa del «cavaliere nero», delle sue intemperanze verbali, dei suoi conflitti di interesse, delle sue leggi ad personam. Oggi scopriamo che il conflitto c’è, eccome, senza cavalieri in prima fila. Eppure […]

  

Politica industriale, l’insana idea dello stato padrone

Una delle idee ricorrenti di chi ci governa e caratterizza il pensiero diffuso di chi viene governato, è che in Italia manchi una politica industriale. In quanti salotti, trasmissioni televisive o sedute da bar avete sentito questo binomio magico? Politica industriale. Ecco, se in un aspetto si può dire che Gramsci abbia vinto è quello di aver sostituito un’egemonia culturale borghese (tutta da dimostrare) con quella collettivistica. Pochi mettono in discussione la necessità da parte del pubblico di scrivere un progetto per la crescita industriale del nostro Paese. Verrebbe da dire, al contrario, che proprio la presenza di una politica […]

  

Con il fondo Atlante i banchieri italiani si salvano “in corner”

I big del sistema si erano impegnati a garantire gli aumenti di capitale. Ma poi hanno capito che era troppo rischioso. Cerchiamo di spiegare a beneficio di un bambino che cosa è questo famoso fondo Atlante che dovrà salvare il sistema bancario italiano. Chi vince e chi perde. È difficile, in questa storia, stare da una parte sola. Mettete in soffitta i vostri pregiudizi e provate a cucinare con noi questa zuppa. Atlante è un fondo che sarà fatto con i soldi di banche (Unicredit, Intesa, le più importanti), Fondazioni bancarie (quella di Guzzetti, la Cariplo, è stata il deus […]

  

“Laudato si” il mercato che dà richezza

Un buono spunto per smetterla contro i pregiudizi anticapitalistici, così diffusi anche all’interno della Chiesa. In questi ultimi due giorni di campagna elettorale sul referendum trivellesco, i sacerdoti hanno voluto dire la loro. I quotidiani laici e borghesi, quelli sempre in prima fila contro le supposte ingerenze del Vaticano, questa volta hanno sentito il bisogno di intervistare preti di gran rilievo come testimonial del «Sì» al referendum, il che vuol dire «No» alle trivelle. In questa rubrica, come sapete, ci occupiamo di libri. E più volte nel passato abbiamo recensito pubblicazioni liberali (penso a L’ecologia di mercato) che sbertucciano la […]

  

L’astensione consapevole

Per il referendum sulle trivelle ci sono tre scelte. Non due, come una certa propaganda vuole far credere. La prima scelta è quella di votare Sì: decidere cioè di fermare le macchine anche se il carburante non è esaurito. La seconda, ovviamente, è quella di votare No. Infine c’è la terza opzione: esercitare il proprio diritto di non recarsi alle urne. Quest’ultima scelta, per chi scrive, è la preferibile. Per un motivo semplice perché pragmatico. Astenersi dal voto è il modo migliore per far naufragare il referendum. Si tratta di un’astensione consapevole. Chi pensò all’istituto del referendum, inserì nella Costituzione […]

  

Botta dal fisco, botta sui risparmi

La cosa funziona eccome per le casse del Tesoro. Molto meno per le tasche dei contribuenti-risparmiatori. Stiamo parlando della politica monetaria ad interesse zero. Facciamola semplice. Il debito pubblico deve essere piazzato con i famosi Bot e Btp. Meno il Tesoro paga di interessi e più diminuisce la spesa pubblica per interessi. Il che è positivo: diminuzione della spesa pubblica e, direbbe l’ortodossia contabile, minori imposte. Ma è del tutto evidente che ciò non stia avvenendo. Entra in gioco a questo punto una terza pedina, che rende la situazione dei risparmiatori-contribuenti ancora più dolorosa. Come impiegare i propri risparmi diventa […]

  

La destra si trivella da sola

Volere mari puliti e rilancio del turismo è ovviamente condivisibile. Ma cosa c’entra tutto ciò con un referendum contro gli impianti già in opera e che estraggono per lo più gas? Nulla. Giorgia Meloni ha confermato che andrà a votare al referendum contro le trivelle. E insiste: «Non si può continuare ad inquinare il mare». Sulla stessa linea Matteo Salvini, che aggiunge: «Il nostro petrolio sono il mare, il paesaggio, l’ambiente e il turismo». Si tratta delle due componenti del centrodestra (Fratelli d’Italia e Lega) che si trovano in maggiore salute elettorale. Una discreta parte di Forza Italia segue a […]

  

Arroganza radical chic. L’assessore di Pisapia “vandalizza” un’auto in divieto di sosta

C’è una foto che racconta meglio di tante storie cosa sia una certa sinistra in Italia. Ieri a Milano una trentina di genitori si sono dati da fare per ripulire i muri dalle scritte dei vandali delle scuole medie ed elementari. Cosa buona e giusta. Rulli e pennelli, tutti a ripulire i muri riempiti dalle scritte dei vandali. Ma un’auto in divieto di sosta ostacolava il lavoro dei volontari. Ecco (…)(…) che arriva l’intervento dell’assessore all’Arredo urbano del Comune di Milano, Carmela Rozza, che con un rullo imbevuto di vernice si mette ad imbrattare la macchina: una bella striscia bianca […]

  

Ora combattiamo il burqa in redazione

Quando si dice che l’Occidente è fiacco nel contrastare il fondamentalismo islamico, si dice poco. La nostra debolezza, che c’è, nasce da un’egemonia culturale che contraddistingue l’establishment occidentale. Oltre ad affrontare il terrorismo, dovremo prima o poi combattere questo nuovo pensiero unico. Ma in contemporanea dobbiamo sconfiggere l’omologazione culturale che rischia di sottometterci. Il Santo Padre, a cui va il nostro rispetto come autorità religiosa, a due giorni dalla strage di Bruxelles ha detto: «Dietro quel gesto ci sono i fabbricanti delle armi». Come dire: smettiamo di costruire Beretta e Kalashnikov e non ci ammazzeranno più. Con tutto il rispetto […]

  

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