Il senatore americano John McCain è entrato in Siria dalla Turchia e per alcune ore ha incontrato i ribelli siriani. Lo ha confermato alla Cnn lo staff del senatore repubblicano dell’Arizona, il più alto rappresentante eletto degli Stati Uniti ad aver visitato il paese sconvolto dalla guerra civile. Brian Rogers, direttore della comunicazione del senatore, ha confermato la notizia inizialmente riportata dal Daily Beast. Fortemente critico di Obama per la gestione statunitense della crisi in Siria, McCain ha incontrato il generale Salem Idris, capo del Consiglio militare supremo dell’esercito siriano libero. I ribelli auspicano l’appoggio della comunità internazionale, a partire dagli Stati Uniti: chiedono armi pesanti, la no-fly zone e attacchi aerei mirati sulle forze regolari del regime siriano e le forze di Hezbollah, sempre più attive in Siria.

Il senatore McCain, candidato repubblicano alle presidenziali del 2008, da tempo sollecita un sostegno americano ai ribelli siriani, anche attraverso l’utilizzo di missili da crociera. Ora torna a chiedere di armare i ribelli. Ma l’amministrazione Obama, pur detestando il regime di Assad, teme l’effetto boomerang: che le armi possano cadere nelle mani delle più agguerrite fazioni jihadiste come Jabath al-Nusra ed è restia ad imporre anche solo una no-fly zone per la minaccia rappresentata dall’arsenale anti aereo, moderno ed intatto, del regime di Assad.

Tag: ,