Usa 2016, Ted Cruz si candida
Il primo a dire chiaro e tondo, senza troppi indugi, di voler correre per la Casa Bianca nel 2016 è il senatore repubblicano Ted Cruz. Quarantaquattro anni, origini ispaniche, eletto al Senato nel 2012, è un esponente di spicco della destra libertaria dei Tea Party. Il suo rivale più accreditato, ma ufficialmente non ancora in campo, è l’ex governatore della Florida, Jeb Bush, figlio e fratello di ex presidenti degli Stati Uniti. La notizia della candidatura di Cruz era stata anticipata domenica dallo Houston Chronicle.
Ma c’è già una grana per Cruz: il senatore, infatti, è nato a Calgary (Canada) nel 1970. La Costituzione statunitense prevede che i candidati alla Casa Bianca siano “natural born citizen” (cittadini americani nati negli Stati Uniti). Il tema dell’eleggibilità o meno di Cruz è dibattuto da almeno un paio di anni. I sostenitori di Cruz sono fiduciosi: Cruz è nato da padre cubano (torturato dal regime di Fulgencio Batista ed esiliato negli Stati Uniti) ma sua madre era del Delaware (Usa). E proprio grazie alla mamma, secondo alcuni costituzionalisti, Cruz rispetterebbe il requisito di essere un “natural born citizen”. La Corte Suprema però non si è mai espressa sul tema e ai 9 giudici a vita di Washington spetterà l’ultima parola.
Prima di tenere il suo primo discorso di candidato alla Liberty University (Virginia), ateneo privato evangelico fondato dal predicatore Jerry Falwell, Cruz ha scelto di ufficializzare la propria candidatura utilizzando Twitter: “Ho deciso che correrò per la presidente e spero di conquistare il vostro sostegno”. In un breve video Cruz invita i giovani conservatori a sostenerlo per ridare agli Stati Uniti la loro “grandezza”.
Avvocato di professione, Cruz ha studiato ad Harvard e a Princeton. Si è fatto una discreta fama, a Capitol Hill, come uno dei più strenui oppositori della “Obamacare”, la riforma sanitaria fortemente voluta da Obama. In una seduta al Senato riuscì a parlare per 21 ore di seguito, mettendo in atto il cosiddetto filibustering (ostruzionismo) che nel 2013 portò allo “shutdown” (la chiusura degli uffici federali non essenziali) per 16 giorni. Oltre all’abolizione della Obamacare, Cruz è fermamente contrario ai matrimoni gay e in politica estera è considerato un falco.
