Tre Trump meglio di uno
Quando giornali e tv smettono di parlare di te meglio inventarsi qualcosa. Deve aver pensato questo Donald Trump. Che stavolta, anziché prendere di mira qualcuno degli avversari o spararla grossa su un tema caldo, sceglie un’altra strada, l’ironia. Torna in tv, stavolta come conduttore, al “Saturday Night Live”, ed è subito presidente, senza passare dal via. Tra ironia e spot elettorale, sin dal primo sketch siede già alla Casa Bianca, con la first lady Melania accanto e circondato dai collaboratori più stretti nello studio ovale. È il 2018 e “in soli due anni l’America è tornata grande”, dice il suo braccio destro citando lo slogan elettorale di Trump candidato. Quindi un giro di tavolo: un generale lo rassicura che la pace è tornata in Siria e l’Isis è stato sconfitto. Il segretario di Stato, inoltre, lo informa che Putin si è ritirato dall’Ucraina. Il responsabile del Tesoro conferma che l’economia va a gonfie vele, che gli Stati Uniti hanno superato la Cina e che “adesso sono i cinesi a prendere in prestito soldi da noi”. Insomma, tutto a gonfie vele per l’America. E il messaggio è scontato: grazie a Trump.
Quindi entra in scena Ivanka, nominata ministro. Melania non è contenta, si lamenta perché la Casa Bianca è il luogo più striminzito dove i due abbiano mai vissuto. Nel frattempo arriva il presidente del Messico, giunto per portare a Trump “l’assegno per il muro” (quello che Trump ha detto di voler costruire tra Usa e Messico per fermare l’immigrazione illegale). Trump è a suo agio tra comici e imitatori, non si tira indietro nemmeno per un cameo in un numero musicale, in cui balla con disinvoltura. Lo spettacolo va avanti con numerose gag a tema elettorale. E il pubblico ride.
La puntata del Saturday Night Live è stata anticipata dalle proteste, concentratesi davanti alla sede della Nbc, al Rockefeller Center di New York. Poco prima dell’inizio del programma almeno 200 manifestanti, gran parte dei quali ispanici, hanno attraversato parte di Manhattan dalla Trump Tower fino a raggiungere la protesta già in corso davanti agli studi tv. Nei giorni scorsi c’è stato anche chi ha offerto una ricompensa di 5mila dollari per chi, tra il pubblico presente allo show, fosse riuscito ad urlare “razzista!” all’indirizzo di Donald Trump. Episodio, quest’ultimo, che ha ispirato una delle gag dello show del sabato sera.