Usa 2016, 13 Stati in bilico
La campagna elettorale è agli sgoccioli e la partita per la Casa Bianca è più aperta che mai. Testa a testa tra Donald Trump e Hillary Clinton, con la democratica in lieve vantaggio. A dirlo è RealClearPolitics (Rcp), il sito che monitora tutti i sondaggi giorno per giorno, Stato per Stato, elaborando una media ponderata. Rcp assegna a un vantaggio – a livello nazionale – statisticamente irrilevante del 2,3% (45 a 42,7%) alla Clinton. Percentuale che tradotta in “grandi elettori” (i delegati, espressione della popolazione di ogni singolo Stato, che formalmente eleggeranno il presidente) attribuisce alla Clinton 216 voti (ne servono 270 per conquistare la Casa Bianca) e 164 a Trump.
I grandi elettori ancora da conquistare sarebbero 158. Vediamo quali sono gli Stati in bilico, soffermandoci prima su quelli che vedono in vantaggio, sia pure lieve, la Clinton (tra parentesi è indicato il numero dei grandi elettori assegnati in ciascuno Stato): Florida (29) Clinton +1,2%; Colorado (9) Clinton +2,9%; New Mexico (5) Clinton +3%; Michigan (16) Clinton +4%; Pennsylvanya (20) Clinton +2,5%; Maine (4) Clinton +4,5%. Questi, invece, sono gli Stati dove Trump è in leggero vantaggio: Iowa (6) Trump +1,5%; Nevada (6) Trump +2%; Arizona (11) Trump +4%; Ohio (18) Trump +3,3%; New Hampshire (4) Trump +1,6%; North Carolina (15) Trump +0,8%; Georgia (16) Trump +4,6%.
Un sondaggio nazionale di Fox News (vicina ai conservatori) assegna a Hillary Clinton il 45% dei consensi, contro il 43% del rivale, con due punti di distacco statisticamente irrilevanti. Vediamo ora i candidati minori: il libertario Gary Johnson è al 5% e la verde Jill Stein al 2%. La Clinton una settimana fa aveva un vantaggio di 3 punti su Trump (44 a 41) e di ben 6 punti a metà ottobre (45 a 39). Senza la presenza dei due candidati indipendenti, la Clinton avrebbe in questo momento, secondo il sondaggio di Fox News, appena un punto di vantaggio su Trump (46 a 45 per cento). La scorsa settimana, il dato sul testa a testa aveva fatto registrare per la candidata democratica un vantaggio di 5 punti (49 a 44).
Un sondaggio Reuters/Ipsos vede la Clinton èn vantaggio di 5 punti percentuali su Trump (44% contro 39%), mantenendo così il suo vantaggio a livello nazionale, mentre il margine è risicatoin diversi stati cruciali.
Il New York Times vede Hillary in grande vantaggio, assegnandole l’85% di possibilità di vincere. A Trump resterebbe quindi il 15% di chance di vittoria, secondo il modello statistico usato da The Upshots, secondo cui inoltre i Democratici sarebbero favoriti nella battaglia per il controllo del Senato (55%).
L’ultima stima del noto sondaggista Nate Silver assegna a Hillary il 64,5% di probabilità di successo, con una stima di 290 grandi elettori a suo favore (per vincere ne occorrono 270), contro i 246 di Trump.
Segnaliamo, infine, un altro dato interessante: sono almeno 37 milioni gli americani che hanno già votato, avvalendosi della possibilità del cosiddetto “early voting” (voto anticipato). Questi voti ovviamente sono segreti e non vengono scrutinati prima dell’Election Day, ma in molti Stati vengono diffusi i dati relativi all’affiliazione ai partiti. Il dato, aggiornato a venerdì, indica che tra i votanti prevalgono di almeno un milione gli elettori democratici rispetto ai repubblicani. Secondo le analisi, l’elettorato ispanico si starebbe mobilitando a favore di Hillary Clinton, mentre gli elettori afroamericani mostrerebbero meno entusiasmo rispetto alle elezioni del 2008 e del 2012, quando il candidato democratico era Barack Obama. Donald Trump, invece, secondo quanto riporta il Wall Street Journal in una breve analisi dei dati, non starebbe sfondando tra l’elettorato bianco, anche se i repubblicani sono in ripresa in diversi stati del Midwest.