L’asse Putin-Trump fa arrabbiare i Repubblicani
Negli Stati Uniti si è sollevato un gran polverone dopo il vertice di Helsinki e il faccia a faccia tra Putin e Trump, che ha posto fine a decenni di “Guerra fredda”. Quello che è non piaciuto è stato il modo con cui i due leader hanno liquidato il Russiagate, definito una “farsa”. Trump ha detto che “l’inchiesta Russiagate è stata un disastro per i nostri Paesi. Tutti sanno che è una farsa senza prove, nulla di quello portato alla luce è relativo alla mia campagna elettorale. La mia campagna è stata onesta, ho battuto con facilità Hillary Clinton e la batterei di nuovo. È una vergogna che ci sia questa inchiesta, io non conoscevo Putin e non c’è stata nessuna collusione”. Da parte sua, il presidente russo Vladimir Putin ha sostenuto che “la Russia non ha mai interferito e mai interferirà negli affari interni americani, comprese le elezioni”.
Ma ciò che ha detto il presidente Usa non è andato giù a buona parte della classe politica americana, specie in seno al partito repubblicano
Lo speaker repubblicano della Camera, Paul Ryan, ha detto che “non ci sono dubbi sul fatto che la Russia abbia interferito nelle nostre elezioni e continua con i tentativi di minare la democrazia qui e nel mondo. Questo non è solo quanto appurato dall’intelligence community americana ma anche dal comitato intelligence della Camera: il presidente deve apprezzare il fatto che la Russia non sia un nostro alleato”, ha aggiunto Ryan. “Non c’è equivalenza morale tra gli Stati Uniti e Russia, che rimane ostile ai nostri valori ed ideali fondamentali”. Una critica aperta alle parole di Trump, che ha detto che gli Usa sono colpevoli quanto la Russia per il deterioramento delle relazioni tra i due Paesi.
Il leader di maggioranza in Senato, il repubblicano Mitch McConnell, sostiene di credere agli 007 americani e non al presidente russo. Durissimo il commento del senatore repubblicano John McCain , che ha definito la conferenza stampa congiunta dei due leader “vergognosa” e un “punto basso” per la presidenza degli Stati Uniti. E ha definito il summit di Helsinki un tragico errore. “Avvicinandoci alla condotta pomposa e incostante del presidente Trump nei confronti dei nostri amici e alleati più stretti a Bruxelles e in Gran Bretagna, la conferenza stampa di oggi segna un recente punto basso nella storia della Presidenza americana”, scrive McCain in una nota. “Nessun presidente precedente si è mai abbassato in modo più abietto di fronte a un tiranno”.
Se l’è cavata con una battuta Lindsey Graham, senatore Gop e veterano della Commissione esteri: “Se fossi io, controllerei che non ci siano ‘cimici’ nel pallone da calcio (che Putin ha donato a Trump, ndr) e non lo farei entrare nella Casa Bianca”. Poi ha sottolineato che la conferenza stampa “è stata un’occasione mancata per il presidente”, che a suo dire ha perso l’occasione di “indicare la Russia come responsabile delle interferenze del 2016 e lanciare un duro monito riguardo alle future elezioni”.
Il direttore dell’intelligence nazionale Usa, Dan Coats, dice che la valutazione dell’intelligence americana è chiara e la Russia ha interferito con le elezioni presidenziali del 2016. Il chiarimento giunge dopo che il presidente Trump, nel corso del summit con il presidente russo Putin si è rifiutato di avallare le conclusioni degli 007 americani. “Siamo stati chiari nella nostra valutazione dell’interferenza russa sulle elezioni del 2016 e dei loro sforzi in corso, pervasivi, di minare la nostra democrazia. La comunità dell’intelligence Usa – ha proseguito – continuerà a fornire informazioni nude e crude e oggettive a sostegno della nostra sicurezza nazionale”.
Durissimo l’affondo dell’ex direttore della Cia, John Brennan, che ha accusato Trump di “tradimento” non solo perchè i suoi commenti sono stati “imbecilli” ma anche perchè Putin “lo tiene in tasca”.
“Nella storia del nostro Paese – ha affermato il leader di minoranza al Senato, il democratico Chuck Schumer – gli americani non hanno mai visto un presidente degli Stati Uniti sostenere un avversario degli Usa come il presidente Trump ha supportato Putin”.