Sarà Biden vs Trump
Con le vittorie in Florida, Illinois e Arizona Joe Biden conquista, di fatto, le primarie democratiche. Sarà lui a sfidare Trump il prossimo 3 novembre. Se tutto andrà bene, perché c’è il timore, negli Stati Uniti, che l’aggravarsi della crisi del coronavirus possa avere conseguenze anche sulle elezioni, rendendo necessario un rinvio. L’emergenza coronavirus ha già avuto un primo effetto concreto: in Ohio non si sono tenute le primarie.
Ripresosi dopo le batoste iniziali Biden è esploso nel Supertuesday, puntellando l’elettorato “moderato” e conquistando la fiducia degli afroamericani e quella degli ispanici. In Florida i latinos sono circa il 20% dell’elettorato democratico e in gran parte hanno appoggiato Biden. L’ex vicepresidente sa che la sfida è lunga e che per vincere ora deve fare breccia anche nell’elettorato di Sanders. Ecco, così, che ha iniziato a mandare loro alcuni messaggi. “Il senatore Sanders e i suoi sostenitori hanno portato grande passione e tenacia a tutte queste questioni – ha detto in un collegamento dalla sua casa nel Delaware – Assieme hanno spostato la conversazione fondamentale in questo Paese. Quindi dico specialmente ai giovani elettori che sono stati ispirati al senatore Sanders: vi ascolto, so che cosa c’è in ballo, so che cosa dobbiamo fare”. Ed entra nello specifico: “Il senatore Sanders ed io possiamo non essere d’accordo sulle tattiche ma condividiamo una visione comune riguardo alla necessità di assicurare un’assistenza sanitaria accessibile a tutti gli americani, ridurre le diseguaglianze di reddito che sono aumentate drasticamente ed affrontare la minaccia esistenziale del nostro tempo, i cambiamenti climatici”. Non basteranno alcune frasi a conquistare il sostegno del “popolo di Sanders”. Però l’alternativa a me (tasto su cui Biden ha già iniziato a martellare) è avere Trump altri quattro anni alla Casa Bianca.
“È finita, è finita. Le primarie sono finite questa sera”, ha detto David Axelrod (già guru di Obama) parlando alla Cnn. Subito dopo ha auspicato che Sanders si ritiri dalla corsa. E come lui molti altri democratici. L’obiettivo è evitare il ripetersi della battaglia che si consumò tra Sanders e Hillary Clinton nel 2016, facendo perdere tempo, ai democratici, nella sfida contro Trump.
Il conteggio dei delegati
Joe Biden 1.147
Bernie Sanders 861
Elizabeth Warren 72 (ritirata)
Michael Bloomberg 61 (ritirato)
Pete Buttigieg 26 (ritirato)
Amy Klobuchar 7 (ritirata)
Tulsi Gabbard 2
Per ottenere la nomination occorrono 1991 delegati.