Coronavirus al Congresso Usa
Il Covid-19 non risparmia il Congresso Usa. Il senatore repubblicano Rand Paul (nella foto) è risultato positivo al coronavirus. Ha fatto sapere di aver proseguito il suo lavoro da parlamentare nei giorni scorsi, prima di ottenere il responso del test effettuato. Il senatore potrebbe essere stato contagiato proprio nelle sale del Campidoglio. Paul ha spiegato di aver fatto il test il 16 marzo su consiglio del suo medico, in via precauzionale, avendo un polmone compromesso. Altri due senatori, Mike Lee e Mitt Romney, si sono posti in autoisolamento perché hanno trascorso del tempo con Paul nelle scorse settimane.
In piena emergenza coronavirus il presidente Donald Trump prova a spargere ottimismo. “Il Paese non può restare chiuso e che deve tornare a lavorare molto presto”, ha detto parlando ai giornalisti. “Il nostro Paese non è stato costruito per stare chiuso… Non possiamo consentire che la cura sia peggiore del problema stesso”. Parole che hanno suscitato dure polemiche. Trump non vuol sentire parlare di mesi di emergenza, ma di settimane, e ricorda che alcuni stati hanno pochissimi casi di contagio. In nove stati, però, c’è l’obbligo di restare nella propria abitazione (coinvolti 100 milioni di persone). “Non passerà in due settimane”, ha detto il governatore di New York Andrew Cuomo.
Intanto sull’emergenza coronavirus si fa sentire anche l’ex vicepresidente Joe Biden, candidato alle primarie del Partito democratico. Parlando via web ha accusato Trump di aver diffuso cose inesatte sul virus e di aver sottovalutato l’emergenza, all’inizio, adottando solo in ritardo misure più forti. “Trump continua a dire che è un presidente di guerra. Bene, inizi ad agire come tale”, ha esortato Biden parlando dalla sua casa di Wilmington (Delaware).
Accordo vicino in Senato
Sono andati avanti fino a notte fonda i negoziati tra il capo del Tesoro Usa, Steven Mnuchin, e il leader della minoranza democratica, Chuck Schumer, per sbloccare il voto del pacchetto di stimolo da 1700 miliardi di dollari per l’emergenza coronavirus. Mnuchin ha detto a Trump che sono “molto vicini ad un accordo”. Negli ultimi giorni Trump aveva attaccato i democratici (al solito su Twitter): “Vogliono che il virus vinca? Stanno chiedendo cose che non hanno niente a che vedere con i nostri grandi lavoratori e le nostre grandi imprese”. Evidentemente alla fine, al di là delle polemiche e delle schermaglie politiche (siamo pur sempre in piena campagna elettorale) sta prevalendo il buon senso.