Il Washington Post non è mai stato tenero con Trump. Stavolta, però, il giornale di Jeff Bezos non muove critiche al presidente, si limita a pubblicare la registrazione di una telefonata che Trump ha fatto al segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensberger (repubblicano), lo scorso 2 gennaio. Trump gli chiede di “trovare 11.780 voti”, uno in più rispetto a quelli che hanno sancito la vittoria di Biden. Raffensperger ha respinto la richiesta affermando che il conteggio che ha assegnato a Biden la vittoria è stato equo e accurato e che i dati a disposizione del presidente sono “falsi”.

 

“Le persone della Georgia sono arrabbiate – ha detto Trump – la gente di questo paese è arrabbiata. E non c’è nulla di male nell’ammettere che avete ricalcolato i risultati”. Il presidente si riferisce alla contea di Fulton, dove si trova Atlanta, principale bastione democratico dello Stato. “Tutto quello che voglio è questo. Voglio trovare 11.780 voti, che sono molti più di quelli che abbiamo. Perché abbiamo vinto lo Stato”.

Il presidente ha poi avvertito che se Raffensperger e Ryan Germany, suo consigliere legale, non avessero trovato prove della distruzione illegale di migliaia di schede nella contea di Fulton, avrebbero potuto essere denunciati. “È un reato e non potete lasciare che accada”, ha detto, “è un grosso rischio per te e per Ryan, il tuo avvocato”. Trump ha quindi sostenuto che il rifiuto di soddisfare la sua richiesta avrebbe messo in pericolo la rielezione di David Perdue e Kelly Loeffler, i due senatori della Georgia che, se confermati al ballottaggio del 5 gennaio, garantiranno al Partito repubblicano di mantenere il controllo del Senato. “C’è una grossa elezione in arrivo e a causa di quello che avete fatto al presidente – perché la gente della Georgia sa che c’è stato un broglio – un sacco di persone non andranno a votare e molti repubblicani voteranno contro perché odiano quello che avete fatto al presidente. Ok? Lo odiano. E voteranno. E sarete rispettati, molto rispettati, se questa cosa può essere sistemata prima delle elezioni”.

La telefonata di Trump è arrivata dopo un’audizione sulle presunte irregolarità elettorali tenuta dal Senato della Georgia. Durante l’audizione alcuni esperti forensi hanno denunciato la rimozione dai tabulati di circa 30mila voti per Trump e l’attribuzione a Biden di circa 12.173 voti per il presidente uscente. A muovere la grave accusa Lynda McLaughlin, dell’organizzazione Data Integrity Group, e due esperti del settore, Justin Mealey e Dave Lobue. Quest’ultimo in passato ha lavorato come tecnico per la guerra elettronica presso la Marina militare Usa e poi come contractor, analista di dati e programmatore per la Cia e per il Centro nazionale antiterrorismo.

Kamala Harris subito all’attacco

La vice presidente eletta degli Stati Uniti, Kamala Harris, dopo la pubblicazione della telefonata accusa Donald Trump di “sfacciato abuso di potere”. Le azioni di Trump mostrano la sua “disperazione”, ha detto Harris durante un comizio elettorale a Savannah, in Georgia. Proprio lo Stato del sud è al centro della scena politica americana.

 

 

Tag: , , ,