Gran bel film Richard Jewell (2019) diretto da Clint Eastwood. Dopo averlo visto, qualche sera fa, ho pensato di scriverne sul blog per segnalarlo ai lettori. Parla di una storia vera, di un addetto alla sicurezza che per caso sventò un attentato durante le Olimpiadi del 1996, trovando uno zaino pieno di bombe e chiodi. L’ordigno esplose al Centennial Olimpic Park di Atlanta (in Georgia), causando 111 feriti e un morto. Senza l’intervento tempestivo di Jewell, che fece scattare i controlli e si prodigò per mettere in fuga le persone presenti quella sera nel parco per assistere a un concerto, le vittime sarebbero state molte di più.

Per un incredibile serie di circostanze Jewell finì sotto inchiesta. Da eroe per un giorno si trovò a dover sopportare l’infamante accusa di aver organizzato tutto, di essere lui il folle che aveva piazzato la bomba, per poi sventare l’attentato e godere della celebrità. Accusa assurda, smontabile attraverso un semplice controllo: troppo distante era il telefono pubblico da dove partì la chiamata che annunciava l’imminente scoppio della bomba dal luogo dove era stato collocato l’ordigno, vicino a una torretta per le riprese tv. Se ne accorse pure l’Fbi, che però rimase sulle proprie posizioni (Jewell colpevole) dicendo che probabilmente aveva un complice (il telefonista).

Jewell subì un trattamento vergognoso da parte dei media, oltre che della polizia che indagò su di lui andando ben al di là dei limiti consentiti dalla legge. Paradossalmente il processo si svolse sui giornali, che lo condannano in anticipo sbattendo il mostro in prima pagina. In realtà quell’uomo, pieno di problemi ma onesto, non venne mai incriminato. Il pregiudizio, figlio di una cultura giustizialista e forcaiola, porterà alla disperazione lui e sua mamma.

Grazie alla tenacia del suo avvocato Jewell si battè come un leone per affermare la propria innocenza e non cedere di fronte alla prepotenza degli agenti federali. Alla fine, fortunatamente, ricevette ciò che era giusto, il riconoscimento che non era colpevole. Ad aver piazzato la bomba era stato Eric Rudolph, un estremista “ultra cristiano” autore di altri attentati, condannato a cinque ergastoli.

Dieci anni dopo i fatti di Centennial Park il governatore della Georgia, Sonny Perdue, pubblicamente ringraziò Jewell per aver salvato, con il proprio coraggio, molte vite umane. Fu il giorno del riscatto per Jewell, che finalmente era riuscito a ottenere il lavoro dei sogni, fare l’agente di polizia. Dopo poco, nell’agosto del 2007, Jewell morì per insufficienza cardiaca legata a problemi di diabete. Aveva 44 anni.

Il grande Clint Eastwood ci ha regalato l’ennesima perla, descrivendo un’altra faccia (decisamente non bella) dell’America.

 

 

 

 

 

 

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