Boston, vedova Tsarnaev: complice o vittima?

L’America non smette di porsi interrogativi sulla strage di Boston. Ora l’attenzione si concentra sulla vedova di Tamerlan Tsarnaev, il più grande dei due fratelli ceceni. Il Washington Post prova a fare luce su Katherine Russell e si chiede: vittima o complice? Il giornale racconta la vita “normale” di una ragazza statunitense, notevolmente cambiata dopo l’incontro con il ragazzo di origini cecene, rimasto ucciso quattro giorni dopo l’attentato di Boston durante uno scontro a fuoco con gli agenti. La vita in famiglia, con i genitori e le due sorelle, e quella da moglie e madre, convertita all’islam. Una donna silenziosa, che […]

  

Boston, volevano colpire il 4 luglio

Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev, i due fratelli ceceni responsabili della strage di Boston, avevano pianificato di compiere il loro attentato nella data più importante per gli Stati Uniti, il 4 luglio, giorno dell’Indipendenza. Come scrive il Washington Post i due avevano in mente  far scoppiare le bombe in quel giorno di festa nazionale, lungo le sponde del Charles River, a Boston. Lo fa sapere Dzhokhar, il più giovane dei fratelli e l’unico che è sopravvissuto (l’altro, il maggiore, è rimasto ucciso in una sparatoria con la polizia). Perché dunque, se l’attacco era stato programmato per il 4 luglio, fu anticipato […]

  

Boston, il cattivo maestro che influenzò Tamerlan

I due ceceni responsabili della strage di Boston sarebbero stati spinti sulla strada dell’estremismo da un armeno convertito all’islam, che Tamerlan Tsarnaev avrebbe conosciuto in una moschea. A rivelarlo è Ruslan Tsarni, zio di Tamerlan e Dzhokhar: “Misha – è questo il nome del misterioso armeno – sosteneva di essere un esorcista che combatte contro i demoni”.  E giorno dopo giorno, frequentando il più grande dei due fratelli, avrebbe acquistato sempre più influenza su di lui. “Quando Misha cominciava a parlare, Tamerlan si zittiva e ascoltava, il padre era sconvolto perché Tamerlan non lo ascoltava più”, ha raccontato Elmirza Khozhugov, […]

  

Boston, quel legame estremista tra madre e figlio

Dzhokhar Tsarnaev scarica tutte le colpe sul fratello maggiore, Tamerlan. E nega legami con organizzazioni terroristiche straniere. I primi interrogatori del 19enne ceceno, accusato di aver compiuto la strage di Boston, evidenziano il profilo di due terroristi che avrebbero percorso un cammino autonomo di radicalizzazione jihadista. Ovviamente è ancora presto per escludere ogni altra pista: l’Fbi cerca eventuali collaboratori e dà la caccia a una possibile “cellula dormiente“. I due fratelli Tsarnaev avrebbero imparato a costruirsi le bombe seguendo istruzioni trovate sul web. Il Wall Street Journal si sofferma su alcune testimonianze familiari: la madre dei due ragazzi, Zubeidat, dopo […]

  

“Non ho amici americani”

Uno dei responsabili della strage di Boston diceva di “non avere neanche un amico americano perché non li capisco”. L’aveva scritto lui stesso su Internet. Questa frase probabilmente è alla base del suo folle disegno di morte. Il 26enne Tamerlan Tsarnaev, morto nello scontro a fuoco con la polizia a Watertown, amava la boxe e voleva fare l’ingegnere. Diceva di non fumare né bere alcolici. E commentando alcune sue foto a torso nudo precisava che raramente si toglieva la maglietta (lo aveva fatto per un servizio fotografico) perché era “un buon musulmano” e non voleva che le ragazze “si facessero […]

  

Armi, il Senato boccia la riforma bipartisan

Duro colpo per Obama. Il Senato ha bocciato l’intesa bipartisan sull’estensione dei controlli per chi acquista armi. Il Partito repubblicano si e ricompattato e i promotori del testo non sono riusciti a ottenere i voti necessari. Solo quattro rappresentanti del Gop hanno appoggiato la proposta bipartisan avanzata dai senatori Joe Manchin (democratico) e Pat Toomey (repubblicano). La scorsa settimana erano stati quindici i repubblicani a votare in dissenso rispetto al proprio partito, facendo saltare l’ostruzionismo promosso dai vertici del Gop pur di discutere le nuove regole nel merito. Ora, con 54 voti contro 46 (ma ne servivano 60) siamo punto […]

  

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