Ci sono molti motivi per puntare su Impregilo. La società di costruzioni è da mesi contesa tra il gruppo Salini (che ha prevalso nell’ultima assemblea e ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione) e  il gruppo Gavio. Entrambi detengono il 29,9% della società e sul mercato c’è chi scommette – che tra un esposto e una denuncia – prima o poi qualcuno dovrà lanciare un’Opa. C’è poi la questione del 29% nella brasiliana Ecorodovias: Impregilo ha ricevuto una nuova offerta dal socio Primav per il 19% che viene valutato 770 milioni di euro.

Ma c’è un altra ragione per scommettere su questa grande impresa: il nostro orgoglio ferito di contribuenti. Lo Stato ha infatti stanziato 300 milioni per far fronte alle penali che dovrà pagare per lo stop al Ponte sullo Stretto, grande opera archiviata dal governo Monti. Quei 300 milioni appartengono a tutti gli italiani. Impregilo ha il 45% del consorzio che avrebbe dovuto costruire il Ponte e, calcolano gli analisti di Intermonte, la mancata costruzione «potrebbe portare fino a 150 milioni di euro», equivalenti a un beneficio di 35 centesimi per azione. Ecco, acquistare Impregilo vuol dire anche recuperare parte di quel denaro che abbiamo già pagato con le nostre tasse…

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