Wall & Street vi ha raccontato praticamente tutti i retroscena economici delle presidenziali americane. Ma i numeri non sono solo razionalità. A volte, il caso conta molto più della causalità.

Per Barack Obama ha funzionato proprio così. Il presidente americano si è giocato un bel terno secco sulla ruota di Washington e ha vinto. I tre numeri – ci spiega Ubs – sono però quelli decisivi per ottenere un secondo mandato da parte di un presidente uscente.

  1. Il tasso di disoccupazione nel mese di settembre deve essere del 5% inferiore rispetto al dicembre precedente. E a settembre 2012 i senza lavoro negli Usa erano l’8% in meno rispetto a dicembre dell’anno prima.
  2. Ci deve essere voglia di spendere. L’indice di fiducia dell’Università del Michigan a ottobre si è attestato al livello più alto da settembre 2007 ritornando sui valori pre-crisi.
  3. Le famiglie devono essere ottimiste. E infatti nell’ultimo anno in America  si è formato oltre un milione di nuovi nuclei familiari, il massimo dal 2006.

Basta un terno secco per garantirsi «ancora quattro anni» di successi? La risposta è negativa. Come evidenziato dai sondaggi, Obama ha raccolto la maggioranza dei voti di coloro che hanno un reddito inferiore a 50.000 dollari annui, i più ricchi hanno votato per lo sfidante Mitt Romney. Non è un caso, infatti, che i manager delle grandi conglomerate a stelle e strisce stimino una riduzione degli investimenti nei prossimi mesi. Insomma, saranno gli elettori di Obama con i loro redditi bassi a dover accollarsi l’onere di spendere di più e di invogliare le aziende a utilizzare le proprie risorse per migliorare la qualità di prodotti e servizi. Fare terno non basta, ora ci vuole una cinquina…

Wall & Street

 

Tag: , , , , , , , , ,