Scegliere un conto corrente non sempre è semplicissimo. Eppure quanti momenti della nostra vita quotidiana sono collegati alla banca con la quale instauriamo un rapporto di questo tipo: l’accredito dello stipendio o della pensione, la carta di credito, gli assegni, il mutuo per la casa, gli investimenti. Ecco, tutte queste situazioni ruotano attorno al conto corrente.

Wall & Street, dopo avervi guidato nel mondo dei conti di deposito, ha chiesto a ConfrontaConti.it di effettuare tre simulazioni basate su tre diverse tipologie di clienti in tre differenti aree geografiche del Paese. Il quadro che ne esce è molto interessante, sotto tutti i punti di vista.

L’impiegato di Milano

ConfrontaConti.it ha impostato la simulazione su un impiegato milanese che decide di aprire un conto online ed effettua 60 operazioni annue senza richiedere un fido ma «accontentandosi» di un bancomat e di una carta di credito. Ebbene, in questo caso, la notizia è che non si spende nulla. Data una giacenza media di 3.000 euro nell’arco di 12 mesi, a condizioni iniziali invariate (la rilevazione è stata effettuata il 15 novembre),  CheBanca! del gruppo Mediobanca, Fineco di UniCredit e YouBank del Banco Popolare non applicano nessuna tariffa al correntista (il Banco remunera anche 24 centesimi). Freedom One di Banca Mediolanum e WeBank di Bpm accreditano addirittura interessi rispettivamente per 8 e 2,8 euro.

 

L’artigiano di Firenze

Questa simulazione è la più complessa. abbiamo un artigiano fiorentino con 2.000 euro di giacenza medi annui, 1.500 euro di fido accordato con utilizzo per 1.000 euro e 90 operazioni annue con 2 bancomat e una carta di credito. anche in questo caso ci sono delle sorprese positive perché le spese previste dai primi tre istituti in classifica non sono esose. PremiaConto Plus 1308 di CariLucca (gruppo Banco Popolare) e BancoPosta Click di Poste Italiane costano rispettivamente 54 e 59 euro, cioè 4,5 e 5 euro al mese. Sei euro al mese (72 euro) costa il terzo classificato Nonsolotre di Credem. I primi tre hanno inoltre costi fissi praticamente pari a zero (il Banco chiede 15 euro per i due bancomat). I veri costi sono gli interessi passivi applicati all’utilizzo del fido e le commissioni su pagamenti e bancomat.

 

Il pensionato di Bari

Il terzo esempio è quello di un pensionato barese con una giacenza media annua di mille euro e con 50 operazioni effettuate esclusivamente in filiale e con solo un bancomat. Anche in questo caso la migliore offerta è quella del PremiaConto Plus 1308 del Banco Popolare. I 4 euro di costo sono legati all’ipotesi di quattro prelievi su bancomat di altre banche e quindi all’applicazione delle relative commissioni (il Banco a Bari ha solo due sportelli). Seguono il superGenius di UniCredit e il BancoPosta Click con 15,75 e 18,1 euro di costi variabili, cioè sempre le commissioni su pagamenti e prelievi. Insomma, per il nostro pensionato, anche a Bari, c’è un occhio di riguardo.

 

Il parere dell’esperto

«Nonostante lo sport preferito delle associazioni dei consumatori italiane paia ormai quello di dichiarare che i costi dei conti correnti sono troppo elevati, in realtà i dati ufficiali della Banca d’Italia mostrano un chiaro trend di riduzione, con costi medi di 104 euro», spiega Manfredi Urciuoli, responsabile comunicazione di ConfrontaConti.it. «Il trend – aggiunge – viene confermato anche dal nostro osservatorio che monitora l’andamento dei costi dei prodotti con cui le banche italiane fanno acquisizione di nuova clientela. I prodotti più giovani presentano in particolare costi estremamente contenuti, in diversi casi addirittura nulli, purché si rinunci o limiti molto il ricorso allo sportello e si eviti di far uso di affidamenti».

Wall & Street

Tag: , , , , , , , ,