18Nov 21
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Il 17 marzo 1940 si tengono i funerali del filosofo Nae Ionescu, mentore della “giovane generazione” scomparso cinquantenne tre giorni prima. Reggono la bara del docente colleghi e amici, tra cui due illustri Mircea: Eliade e Vulcănescu. Quello stesso giorno Costantin Noica scrive a Emil Cioran qualcosa di definitivo: la morte del Maestro segna la fine di una fase storica, di un’avventura dello spirito, di una stagione della vita. Nulla sarà più come prima. «L’ho sentito bestemmiare, ed era grande. L’ho visto volgare, forse volutamente volgare, l’ho udito ripetere ingiurie, offendere, ed era grande. È l’unico uomo che mi ha […]
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Tatiana Niculescu
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21Mag 21
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Esattamente tre decenni fa, il 21 maggio 1991, la quiete della Divinity School dell’Università di Chicago veniva turbata da un colpo di pistola. Il poco più che quarantenne Ioan Petru Culianu, geniale allievo ed erede letterario di Mircea Eliade, veniva ucciso da una mano tutt’ora ignota. Un omicidio politico, come documentato da Ted Anton nel libro-inchiesta Eros, magia e l’omicidio del professor Culianu (Settimo Sigillo, 2007), che toglieva la vita a un geniale studioso capace di cimentarsi con mondi diversi, dal giornalismo alla narrativa, esplorando la letteratura dell’Immaginario e Jorge Luis Borges, la metafisica di Twin Peaks e Giordano Bruno, […]
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Roberta Moretti
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17Giu 20
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Il 22 aprile 1986, a Chicago, si spegneva Mircea Eliade. Aveva perso conoscenza due giorni prima, abbandonato sulla sua poltrona da lettura: tra le mani teneva un libro fresco di stampa, contenente un suo ritratto, tanto acuminato quanto maledettamente geniale. Il libro era Esercizi d’ammirazione, l’autore Emil Cioran, incontrato la prima volta tanti anni e altrettante vite prima, nel 1932 dall’altra parte dell’oceano, presentatogli dall’“ontologo” Constantin Noica. Reduce da una conferenza su Tagore, Eliade era l’enfant prodige della “giovane generazione” riunitasi soprattutto attorno al “Socrate romeno” Nae Ionescu, leader spirituale di un gruppo comprendente intellettuali nati all’aurora del XX secolo, […]
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12Ago 19
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Quando, nel 1960, le librerie furono invase dalla prima edizione de Il mattino dei maghi, i suoi due autori – Louis Pauwels e Jacques Bergier – pensarono subito di dargli un seguito, come si può leggere nelle pagine del volume, edito da Gallimard: «Noi vorremmo, se un giorno disponessimo di un po’ di denaro, procurato qua o là, creare e animare una specie di istituto in cui si proseguissero gli studi iniziati in questo libro». Così fu lanciata la rivista «Planète», poi strutturata – vuole la leggenda – da Pauwels, di ritorno da Lille, dove era andato a tenere una […]
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10Ago 18
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«Insel, insula, isola, Eiland – parole che nominano un segreto, un che di separato e conchiuso»: Ernst Jünger scrisse queste parole a Carloforte. Vi era giunto per la prima volta nel 1955, passando dall’isola di Sant’Antioco, attratto dalla presenza di un insetto che vive solo lì, la Cicindela campestris saphyrina. Le sue impressioni sull’isola sono riportate nel saggio San Pietro (1957), uscito in italiano nel 2015 nella traduzione di Alessandra Iadicicco. Entomologia a parte, era rimasto folgorato dal luogo, trascorrendovi le vacanze fino al 1978, all’età di ottantatré anni. Jünger era un amante delle isole, e i suoi diari (molti […]
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12Apr 18
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«Da sempre udiva il richiamo del passato. Nel corso degli anni vi aveva prestato orecchio, errando per terre dimenticate e sostando presso luoghi appartenuti a civiltà estinte, imperi tramontati e città scomparse». Nella Prima guerra mondiale l’autore di queste righe aveva intravisto il cuore di tenebra della modernità, rea di aver fatto crollare «quel ponte verso l’antichità su cui la sua anima aveva amato viaggiare», recidendo «il legame – una volta familiare – che univa passato e presente». A parlare non è un uomo in carne e ossa ma un personaggio di carta: John Kenton, protagonista de Il vascello di […]
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29Nov 16
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«Se dire Occidente, occidentale, significa qualcosa, il suo significato è Memoria storica.» È il bilancio stilato da Guido Ceronetti nel suo ultimo libretto adelphiano, Per non dimenticare la memoria, un piccolo trattato da tenere sempre in tasca, specie laddove impazzano surrogati telematici virtuali, che finiscono per sostituire la realtà stessa. È il terrificante Impero della Rete, che seleziona – e spesso revisiona – il nostro passato, precipitandoci in un eterno presente, inveramento del sinistro appello di Gor’kij: «Bisogna togliere la memoria dal capo della gente. Per colpa sua il male cresce». E non è che un piccolo esempio, scrive Ceronetti, […]
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14Giu 16
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«Entrate, non abbiate paura. Anche qui sono gli Dèi» disse Eraclito l’Oscuro ai visitatori che, giunti per incontrare il grande saggio, lo trovarono seduto accanto alla sua stufa, a scaldarsi. Gli Dèi sono ovunque, è ovvio. Basta saperne udire la voce. Guido Mina di Sospiro, nel suo Metafisica del ping pong (Ponte alle Grazie, Milano 2016, pp. 240, € 16,80), ci insegna a trovare le loro tracce in uno dei giochi più famosi di sempre. Il sottotitolo del libretto è Un’introduzione alla filosofia perenne. Quella di Huxley, Guénon e Zolla, per capirci, che innerva tutte le tradizioni, d’Oriente come d’Occidente. […]
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19Mag 16
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Esattamente venticinque anni fa, nei bagni dell’Università di Chicago veniva freddato con un colpo alla nuca Ioan Petru Culianu. Sulla mano che premette il grilletto aleggia tuttora un mistero impenetrabile, che non ha mancato di generare varie ipotesi, da quelle politiche a quelle sentimentali, fino ad altre, esoteriche. Ma il destino di Culianu, studioso capace di spaziare dalla gnosi alla fisica quantistica, dalla storia delle religioni alle scienze cognitive, la cui vita è stata spezzata a soli quarantun anni, è inscindibilmente legato a quello del suo maestro, Mircea Eliade. Ne abbiamo parlato con Horia Corneliu Cicortaş, attento studioso di Eliade […]
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