Tatiana Niculescu: «Nae Ionescu, tra Faust e Mefistofele»

Il 17 marzo 1940 si tengono i funerali del filosofo Nae Ionescu, mentore della “giovane generazione” scomparso cinquantenne tre giorni prima. Reggono la bara del docente colleghi e amici, tra cui due illustri Mircea: Eliade e Vulcănescu. Quello stesso giorno Costantin Noica scrive a Emil Cioran qualcosa di definitivo: la morte del Maestro segna la fine di una fase storica, di un’avventura dello spirito, di una stagione della vita. Nulla sarà più come prima. «L’ho sentito bestemmiare, ed era grande. L’ho visto volgare, forse volutamente volgare, l’ho udito ripetere ingiurie, offendere, ed era grande. È l’unico uomo che mi ha […]

  

Ioan Petru Culianu: «François Furet e la Rivoluzione francese»

Esattamente tre decenni fa, il 21 maggio 1991, la quiete della Divinity School dell’Università di Chicago veniva turbata da un colpo di pistola. Il poco più che quarantenne Ioan Petru Culianu, geniale allievo ed erede letterario di Mircea Eliade, veniva ucciso da una mano tutt’ora ignota. Un omicidio politico, come documentato da Ted Anton nel libro-inchiesta Eros, magia e l’omicidio del professor Culianu (Settimo Sigillo, 2007), che toglieva la vita a un geniale studioso capace di cimentarsi con mondi diversi, dal giornalismo alla narrativa, esplorando la letteratura dell’Immaginario e Jorge Luis Borges, la metafisica di Twin Peaks e Giordano Bruno, […]

  

Eliade e Cioran: lettere dalla fine dell’Europa

Il 22 aprile 1986, a Chicago, si spegneva Mircea Eliade. Aveva perso conoscenza due giorni prima, abbandonato sulla sua poltrona da lettura: tra le mani teneva un libro fresco di stampa, contenente un suo ritratto, tanto acuminato quanto maledettamente geniale. Il libro era Esercizi d’ammirazione, l’autore Emil Cioran, incontrato la prima volta tanti anni e altrettante vite prima, nel 1932 dall’altra parte dell’oceano, presentatogli dall’“ontologo” Constantin Noica. Reduce da una conferenza su Tagore, Eliade era l’enfant prodige della “giovane generazione” riunitasi soprattutto attorno al “Socrate romeno” Nae Ionescu, leader spirituale di un gruppo comprendente intellettuali nati all’aurora del XX secolo, […]

  

Mircea Eliade: «Pauwels, Bergier e il Pianeta dei maghi»

Quando, nel 1960, le librerie furono invase dalla prima edizione de Il mattino dei maghi, i suoi due autori – Louis Pauwels e Jacques Bergier – pensarono subito di dargli un seguito, come si può leggere nelle pagine del volume, edito da Gallimard: «Noi vorremmo, se un giorno disponessimo di un po’ di denaro, procurato qua o là, creare e animare una specie di istituto in cui si proseguissero gli studi iniziati in questo libro». Così fu lanciata la rivista «Planète», poi strutturata – vuole la leggenda – da Pauwels, di ritorno da Lille, dove era andato a tenere una […]

  

Mircea Eliade: mito e sacro a teatro

Nella corso della sua vita Mircea Eliade si è cimentato con generi letterari diversi, dalla diaristica alla narrativa, dalla saggistica alle interviste… Vi ha sempre impresso il proprio sigillo, la propria visione del mondo. Se ne era accorto il grande Vintilă Horia, altro protagonista dell’esilio romeno del tormentato Novecento: «Nei romanzi e nei racconti Mircea Eliade ha realizzato ciò che, su un piano diverso, ha fatto nelle sue ricerche di storia delle religioni». Tra le pubblicazioni in lingua italiana di Eliade mancavano all’appello quasi tutte quelle drammaturgiche. A colmare questa lacuna è Tutto il teatro. 1939-1970 (Edizioni Bietti, Milano 2016), […]

  

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