Da che faccio il giornalista, non ho mai scritto di Laura Boldrini. A differenza sua, sono sessista, e preservo una naturale cavalleria verso le signore. Oggi lo trovo necessario, perché l’ottenebramento che lei incarna è diventato uno spettacolo spettrale. Non credo nel settarismo, nel manicheismo, abito da troppo tempo questo mondo per non sapere quanto l’uomo sia impasto di bene e di male. Eppure, mai come in questi anni è diventato semplice distinguere i leoni dalle pecore del pensiero. I vivi dai morti viventi. Chi afferma la verità oggettiva ritrovando così la propria soggettività, da chi ferocemente la nega, perdendo […]