I quartieri e le zone. I temi cari a questo spazio tornano (almeno tre volte) nel discorso che Giulio Gallera, coordinatore cittadino di Pdl e ora di Forza Italia, ha fatto al Giornale tre giorni fa a proposito del nuovo sindaco di Milano (che lui auspica ovviamente di centrodestra). Intanto il consigliere comunale e regionale è convinto che la sinistra abbia deluso (soprattutto) proprio dove aveva illuso di poter incidere davvero,  ovvero nelle periferie e nei quartieri, mentre il centro città – secondo l’opposizione – sarebbe un po’ al centro di tutti i pensieri dei “radical chic” (sebbene anche in centro non manchino i motivi di malcontento). Ma non solo: per il coordinatore milanese di Forza Italia è proprio dai quartieri e dalla gente che il centrodestra deve ripartire: «Serve un sindaco del popolo – ci ha detto – Albertini si definiva un amministratore di condominio e ha reso efficiente la macchina comunale ma forse non era un sindaco del popolo. L’amministrazione Moratti rispetto alla attuale era iper-efficiente ma forse anche Letizia, che pure ha fatto molte cose importanti, nelle piccole non ha ottenuto una grande empatia con la città».

Giulio Gallera a Niguarda

Un politico radicato in città (e che riduca le tasse): è questo il primo identikit del sindaco ideale secondo Gallera. Lui peraltro non si tira indietro (“Per me sarebbe un sogno. Sono a disposizione”) ed è interessante, ai fini di questo blog, il riferimento ai suoi esordi: “Io sono stato eletto per la prima volta consigliere di zona a 21 anni – ci ha detto – e sono stato il più votato alle ultime elezioni, al netto dei vari passaggi. Per me sarebbe molto gratificante”.

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