In Zona 2 arriva, nel giro di pochi mesi, un altro murales dedicato alla Resistenza. Dopo il caso di Niguarda, con il graffito dedicato a Alberto Codevilla, Nicoletta “la ribelle” e Renato Vercesi – e finanziato addirittura dal consiglio di zona con 500 euro – ora arriva quello di via Sammartini. In questo caso sono i Giovani democratici a lanciare l’iniziativa, mentre il Comune si è limitato a “mettere il muro”. Certo è che il giovane consigliere comunale del Pd Emanuele Lazzarini ha avuto gioco facile ad avere l’autorizzazione dagli uffici di Palazzo Marino per riservare il muro all’iniziativa, tanto che il murales è stato inserito nel palinsesto ufficiale degli eventi per il Settantesimo della Liberazione.

Il muro di via Sammartini 31 che ospiterà il murales

Le Zone? Anche in questo caso il loro coinvolgimento è puramente formale. “Al Consiglio di  zona non è stata chiesto alcuna autorizzazione – spiega Emanuele Lazzarini – anche perché non rientra nelle competenze, essendo il muro del Comune. Ma la commissione Cultura e quella Territorio ci hanno aiutato a progettare l’iniziativa e a diffonderla”.

Palazzo Marino si conferma ancora una volta ambivalente nei confronti dei writers e dei graffiti, che finge di perseguire quando l’affronto è palese ma che coccola e insegue a ogni occasione. A inaugurare il murales partigiano (che sarà realizzato tra lunedì e martedì)  in via Sammartini 31 martedì alle 18  ci sarà anche l’assessore alla Cultura del Comune, Filippo Del Corno.

Di cosa si tratta? Un murales lungo 15 metri, “dipinto da due artisti eccellenti come Alessio detto Sfiggy Bolognesi e Ale Puro, – racconta Lazzarini – che esprimono con il colore un <ringraziamento permanente> a coloro che hanno combattuto per la nostra libertà. Puro rappresenterà la partigiana Liliana Benvenuti che portando messaggi in un fiore tra i capelli ha contribuito alla vittoria della resistenza. Sfiggy dipingerà un ragazzo, spossato e ferito ma finalmente felice di poter <giocare> con la propria libertà.  Gli spray sono statti finanziati dai Giovani democratici, mentre i residenti riuniti nel comitatao Fas, Ferrante Aporti Sammartini  hanno appoggiato l’iniziativa. Un intervento di arte pubblica che contribuisce a riqualificare un’area della nostra città, e che insieme diventa patrimonio della memoria e dei valori che costituiscono il fondamento della nostra società”.