31Ago 21
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Matteo Forte, capogruppo e ora capolista di «Milano popolare», lei ha posizioni equilibrate sull’accoglienza e conosce molto bene la realtà dei centri islamici cittadini. Milano che deve fare oggi? «Noi abbiamo sempre distinto i migranti economici e i rifugiati, e credo che dobbiamo farlo anche stavolta, con gente che sta scappando da un nuovo emirato islamico nato rapidamente dopo la dissoluzione di speranze suscitate anche dall’Occidente. Si deve accogliere, ma qui si apre un problema». Quale problema? «Sarà inevitabile coinvolgere realtà con affinità culturali ed etniche con queste persone. Il tema è: quali realtà sono state legittimate in passato? Sala […]
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29Gen 21
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L’abusivismo non teme chiusure. Mentre mezza Milano è alle prese coi divieti dovuti al Covid (quelli appena superati e quelle che si profilano in vista delle feste) ci sono attività che non si fermano. Come le preghiere nei magazzini, e per i vicini le preoccupazioni sanitarie ora si aggiungono a quelle consuete. Alcune moschee abusive sono note da tempo e incredibilmente «tollerate» dal Comune, con gravi disagi dei condomini, intenzionati a far valere i loro diritti: è quel che accade per esempio in via Cavalcanti, dove da anni come luogo di preghiera viene utilizzato indebitamente un «magazzino-locale di deposito» […]
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15Giu 17
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“È stata una piacevole e ricca serata Milano, Municipio 3 ha accolto l’invito dell’Associazione islamica di Milano per un iftar (rottura del digiuno) e visita alla moschea di Maria. Presente tutta la maggioranza e i 5 stelle del Municipio. In rappresentanza dei gruppi di maggioranza del Consiglio comunale Paola Bocci e Anita Pirovano. Presente anche il consigliere di FI De Chirico”. La consigliera comunale Sumaya Abdel Qader, vicina all’associazione che gestisce la moschea Mariam a Cascina Gobba, ha legittimamente celebrato l’occasione di questa visita, all’insegna dello slogan che la presidente del municipio 3, Anna Antola, ha poi citato su facebook: “Ponti, non […]
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01Ago 16
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Serve un nome, un numero di telefono da chiamare, un indirizzo. Serve un volto dell’islam moderato. Ne hanno bisogno Milano e soprattutto i musulmani che vivono e lavorano in città. L’estenuante tema-moschee ha coinciso fin dall’inizio con la difficoltà di un dialogo chiaro con un interlocutore credibile. Nell’era Pisapia, col piano dell’assessore Pierfrancesco Majorino, al centro della scena c’era il coordinamento dei centri islamici. Il Caim ha avuto oggettivamente successo e sovraesposizione mediatica. Oggi però attraversa la sua crisi di credibilità. Ha rotto da anni i rapporti con la comunità ebraica, per esempio, ed è gravato da una storia di […]
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