06Set 19
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Non bisogna stupirsi se il cavaliere della Mancia amava perdersi nelle curvature dello «spaziotempo». Don Chisciotte in qualche modo deve aver avuto contezza della relatività di Einstein. Non per quell’ossessione visionaria di scaraventarsi contro i mulini a vento barattandoli per armigeri. Quello è sogno, o avventura o magari follia. No, non per quello, ma per quel suo modo di raccontare dove non si sa mai se il narratore, l’osservatore, sia dentro o fuori, in un presente perennemente in sospensione. Non stupitevi neppure per i paradossi della probabilità di Rosencrantz e Guildenstern e per la sostanza dei sogni di Amleto, tantomeno […]
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02Giu 13
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L’infinito ci perseguita. Questo concetto ritorna nelle lettere che Don De Lillo e David Foster Wallace si sono scritti a intervalli più o meno regolari nei primi anni di questo secolo. L’interruzione è avvenuta perchè a un certo punto Wallace ha detto basta. Non con De Lillo ma con la vita. Non si sa quasi nulla di questo scambio epistolare. Solo che i due, il patriarca postmoderno ormai settantaciquenne e quel diamante pazzo con la bandana in testa, sentono che il romanzo non può sottrarsi alle stesse sfide delle matematica e della fisica. Non c’è via d’uscita, per due motivi […]
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