Il barbone e il presidente (in memoria di Ernesto Pellegrini)

Era domenica, certo. Il 28 maggio di un altro secolo. Il mondo sta per cambiare faccia, ma tu questo non puoi ancora immaginarlo. Il Muro cadrà a novembre e da dove sei quello scricchiolare di pietre e ideologie sembra solo un rumore di fondo al rallentatore. La voce di Sandro Ciotti sembra meno rauca del solito. Sono nove anni che tu e quelli come te, state aspettando. Si gioca a San Siro contro il Napoli di Maradona e Careca e la Serie A è la Gerusalemme del calcio. È come dire Nba nel basket, ma con preghiere e bestemmie da […]

  

L’Inter, la Juventus e il trono di spade

Chiacchiere da bar, il giorno dopo Juventus-Inter, tanto per sfogare l’amarezza. Il calcio non è solo gol, dribbling, rovesciate e doppi passi. Non è neppure solo tattiche, pressing, fuorigioco, grinta e tigna. Il calcio è anche potere e strategia. No, tranquilli, non sto dicendo che i bianconeri vincono rubando. La Juventus vince perché è nettamente più forte. La domanda è: perché è così forte? Come è tornata ad esserlo? E’ qui che entra in ballo il gioco dei troni. I sette, di fatto, scudetti della Juventus nascono dalla miopia strategica dell’Inter. Tutto comincia dopo il Triplete, quando Moratti poteva capitalizzare […]

  

Tutto il calcio in sei minuti

Tutto accade in un giorno solo, dall’alba al tramonto, in un secolo lontano. È domenica. È l’otto maggio 1898.  A Torino, su un campo in terra battuta, lì dove un tempo c’era un vecchio velodromo, si sta svolgendo il primo campionato di calcio italiano.  Ci sono quattro squadre, tre di Torino e una di Genova.  La semifinale al mattino, la finale il pomeriggio.  Il giorno prima, a chilometri di distanza, a Milano, l’esercito del generale Bava Beccaris spara sulla folla.  Sono tanti i feriti, sono troppi i morti.  Il centravanti del Genoa Cricket and Athletic Club, David Jason Brandi, figlio […]

  

La coscienza di Egidio (Calloni)

Un’antica leggenda narra che quando non ci sono abbastanza scrittori per raccontare tutte le storie, Dio si mette al lavoro. Accadde anche alle 17.05 del 4 maggio 1949. Buio, nebbia, pioggia, una basilica a meno di 30 metri. Gli invincibili muoiono solo per restare eterni. Questo pensò Dio. Prese la macchina per scrivere e cominciò: Bacigalupo, Ballerin, Maroso, Martelli, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola. Le storie. La risposta, in fondo, è tutta qui. Ecco cosa può regalare il calcio alla letteratura. Storie per cui non serve scavare neppure tanto, ti arrivano lì con tutto quello che serve per costruirci […]

  

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