Clinton – Trump: senza storia (?)
La competizione elettorale statunitense si avvicina e a poco più di due mesi dal voto vengono sempre meno i dubbi su chi siederà nello studio ovale nei prossimi 4 anni. Ma le previsioni hanno per definizione alcune insidie e non possono tenere conto di querllo che avverrà. Si tratta quindi del classico scenario “come andrebbe se si votasse OGGI”. Ma l’8 novembre non è oggi (che è il 1° settembre) e soprattutto se si guarda alla situazione di fine luglio, quell’oggi raccontava una storia ben diversa, con un sostanziale equilibrio.
Al di là delle considerazioni strattamente politiche, colpisce come i colleghi d’oltreoceano registrino cambiamenti molto significativi nell’arco di poco tempo e riflettano sulla validità degli strumenti di misura in gioco. Che il corpo elettorale statunitense sia particolarmente “fluido” è sicuramente un dato, ma in questi giorni stanno emergendo stime e previsioni molto diverse a seconda degli strumenti utilizzati. Su tutte la differenza tra i sondaggi condotti in modo automatico (voci registrate) e quelli dal vivo. I costi di realizzazione sono molto diversi, ma anche i risultati… E non vi è al momento una spiegazione logica prevalente, se non quella dell’autoselezione del campione (coloro che si rifiutano di rispondere e/o interrompono l’intervista). Dovrebbero (e sottolineo il dovrebbero) essere compensati da rimpiazzi di unità statistiche equivalenti (persone con le medesime caratteristiche pre individuate), ma evidentemente così non accade.
La competizione continua non solo quindi tra i candidati e i rispettivi staff, ma anche tra gli istituti di ricerca e i pollster di tutti gli Stati Uniti (e non solo). Alla fine i vincitori saranno celebrati e ai perdenti resterà l’oblio e tanto tempo per riflettere sui propri errori. Il grafico che è riportato in questa pagina è opera di Nate Silver: a lui la palma del migliore pollster delle campagne vinte da Obama. vedremo se saprà confermare la sua bravura…
PRECISAZIONE: il grafico si riferisce alle probabilità di vittoria stimate per i 2 candidati e non all’esito delle urne in termini percentuali