Tiene banco l’esclusione dagli Australian Open, uno dei 4 tornei del Grande Slam, di Novak Djokovic. Il fuoriclasse serbo non rinuncerebbe ad un torneo, ma, in caso di vittoria, a superare altri due assi del tennis mondiale ancora in attività. Tutti e 3 i tennisti infatti hanno raggiunto la soglia dei 20 tornei vinti. Campionissimi del passato si sono fermati molto prima.

La posta in gioco quindi è davvero molto alta. Al punto da fare carte false? È questo che i tifosi sgomenti si stanno chiedendo in ogni parte del mondo. Perché se la posizione rispetto al vaccino può dividere, diventa molto difficile avallare alcune dichiarazioni rilasciate dal campione all’ingresso in Australia che sarebbero risultate false.

Al di là delle decisioni che verranno prese e che potrebbero portare a delle conseguenze non solo nell’immediato, rimane una macchia nella carriera di questo atleta. Ad andare indietro nel tempo e cambiando sport si potrebbe accomunare alla famosissima testata di Zidane durante la finale del Mondiale di calcio. Ma quello fu un gesto deplorevole in piena trance agonistica, uno di quei casi in cui la foga prevale su tutto (anche se non dovrebbe). Djokovic invece ha risposto ad alcune domande mentendo (o commettendo degli errori in buonafede come dice lui) soprattutto riguardo i suoi spostamenti. Possibile non ricordare se si è viaggiato o meno negli ultimi 15 giorni?

Sarebbe davvero una fine incresciosa, ma forse una lezione di grande effetto per i fans, soprattutto i più piccoli. Puoi essere il n.1 nel tuo campo, ma non al di sopra delle regole e soprattutto della verità.

 

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