In questi giorni di commozione mondiale per la prematura scomparsa del campione di basket Kobe Bryant, assieme agli sfortunati passeggeri dell’elicottero, voglio ricordare un sentimento che spesso lo ha accompagnato in vita. Si tratta dell’odio che riusciva a suscitare presso gli avversari in campo e i tifosi che si vedevano sconfitti da qualche sua prestazione monstre. Come non ricordare quello che dichiarò Sam Mitchell, all’epoca head coach dei Timberwolves, che “nel post-partita ha esternato in modo molto schietto il proprio odio verso Bryant. Mitchell, tra le altre cose, era anche in campo nel 2006, quando Kobe segnò 81 punti contro i […]