Due foto hanno fatto il giro del mondo. Sono state scattate nel giorno in cui allo stadio di Johannesburg, in Sudafrica, si commemorava Nelson Mandela. Entrambe le foto hanno come protagonista Obama: in una il presidente degli Stati Uniti stringe la mano a Raul Castro. Nell’altra foto Obama è impegnato nel cosiddetto “selfie” (foto sotto), l’autoscatto con David Cameron e il premier danese Helle Thorning-Schmidt (la moglie Michelle è visibilmente contrariata o, forse, molto più concentrata del marito nell’istante in cui il fotografo immortala la scenetta). Due piccoli episodi, dunque: una stretta di mano e un autoscatto. Due momenti non programmati ma che, di fatto, hanno oscurato tutto il resto, finendo  sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, con gli analisti politici che hanno puntualmente commentato.

Lo storico saluto con Castro

Mentre stava raggiungendo il podio per tenere il suo discorso Obama ha salutato i leader che ha incontrato sulla sua strada. Strada facendo ha incontrato Raul Castro e lo ha salutato (leggi l’articolo). Non lo ha cercato, scrive Chris Cillizza sul Washington Post, ma trovandoselo davanti lo ha salutato. A molti quella stretta di mano non è piaciuta, ad alcuni, invece, è parsa sin troppo calorosa. Cilliza ricorda che Obama, pur non citando nessuno, durante il suo discorso  ha criticato i leader che inneggiano a Mandela, ma non rispettano il dissenso nel proprio Paese. A buon intenditor…

“Propaganda per Castro e il suo regime”, ha  tuonato sprezzante il senatore John McCain, candidato repubblicano alla Casa Bianca nel 2008. I cubani, a onor del vero, hanno subito strumentalizzato la stretta di mano, con una dichiarazione riportata dal sito del governo dell’Avana Cubadebate.cu: “Obama saluta Raul: questa immagine potrebbe essere l’inizio della fine delle aggressioni degli Stati Uniti contro Cuba”. Particolare curioso: dopo poco questa frase è scomparsa dal sito, lasciando spazio soltanto a un breve testo che definisce la stretta di mano “storica” e “senza precedenti”. Qualcuno, a Cuba, deve essersi reso conto di aver calcato troppo la mano. Marco Rubio, senatore repubblicano di origini cubane, non ha criticato la stretta di mano ma ha tenuto a sottolineare che Obama avrebbe dovuto sfruttare l’occasione per fare pressioni sul leader cubano per il rispetto dei diritti umani (è vero però che in pochi secondi, tanto è durata la stretta di mano, sarebbe stato difficile farlo).

Capitolo autoscatto. La loro posa “da bambini annoiati a un’assemblea scolastica”, sottolinea Cilliza sul Washington Post, a molti è sembrata inappropriata per la commemorazione di un leader mondiale scomparso da pochi giorni. Ad aggiungere sale alla polemica e al gossip, lo sguardo decisamente torvo della first lady Michelle, che guarda il marito intento a scattarsi la foto con i suoi colleghi. Se non ci fossero stati troppi fotografi in giro Michelle avrebbe rifilato una bella gomitata al marito.

 

 

Tag: , , ,