Cleveland, chi c’è e chi non c’è. E il programma della convention del Gop
Cleveland blindata per la convention repubblicana in programma alla Quicken Loans Arena dal 18 al 21 luglio. Poco più di ventimila posti a sedere che saranno tutti esauriti tra delegati, ospiti, giornalisti e tecnici accreditati.
Dal palco il primo giorno prenderanno la parola, tra gli altri, anche la moglie di Trump, Melania, la figlia Ivanka, l’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani, la madre di Sean Smith, diplomatico unciso a Bengasi (Libia) nel 2012, ex Navy Seal Marcus Luttrell, autore del libro che ha ispirato il film “Lone Survivor”, che parla dei soldati Usa impegnati nella guerra in Afghanistan. A chiudere i lavori, giovedì, sarà Donald Trump, dopo aver ricevuto ufficialmente la nomination dai delegati del Gop.
Numerose le defezioni. Non si vedranno gli ultimi due presidenti repubblicani, George H.W. Bush e George W. Bush. Così come non si vedranno Mitt Romney e John McCain, gli ultimi due del Gop in corsa per la Casa Bianca. Bob Dole, invece, ci sarà.
Lo staff di Trump nello stendere il programma della convention ha enfatizzato l’aspetto televisivo-spettacolare: particolare non secondario visto che gli occhi di tutta l’America (e non solo) sono puntati su Cleveland. Quindi… niente di troppo noioso, please: deve essere stata questa la richiesta di Trump. Ed ecco che sul palco salirà anche Willie Robertson, che conduce “Duck Dinasty“, un talent-show trash che spopola in America. “Non avremo la tradizionale sfilza di oratori di Washington perché l’obiettivo della campagna di Trump per questa convention è aiutare gli americani a capire meglio Donald Trump l’uomo non solo il candidato”, ha spiegato il capo dello staff, Paul Manafort. Non mancheranno, però, i volti più istituzionali del partito, come lo speaker della Camera Paul Rayan e il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell. Tra le personalità politiche di maggior rilievo che interverranno segnaliamo: Chris Christie (governatore New Jersey), Ben Carson (neurochirurgo, candidato alle primarie del Gop), Scott Walker (governatore Wisconsin e candidato alle primarie), Marco Rubio (senatore Florida e candidato alle primarie), Ted Cruz (senatore Texas e candidato alle primarie), Newt Gingrich (ex speaker della Camera, autore del “Contratto con l’America” del 1994) e Mike Pence (govermnatore Indiana e candidato alla vicepresidenza).
C’è chi parla di scarso interesse per la convention di Cleveland, citando un sondaggio realizzato da Politico con un gruppo di attivisti, strateghi ed esponenti repubblicani in 11 degli Stati dove vi saranno i duelli elettorali più importanti. Circa il 65% di questi “insider” del Gop ha espresso poco entusiasmo e fiducia nei risultati dell’assise che si apre oggi. Siamo certi, però, che almeno sul piano mediatico Trump non deluderà le attese. Il giorno che nessuno un anno fa avrebbe mai immaginato, ormai è alle porte.