Usa, botte di Capodanno sul clima
Durissimo botta e risposta tra Donald Trump e i democratici. Ad aprire il fuoco è il presidente, che su Twitter (suo mezzo di comunicazione imprescindibile) torna a parlare dei cambiamenti climatici dicendo che agli Stati Uniti farà bene “un po’ di riscaldamento globale” per combattere le basse temperature attese negli ultimi giorni dell’anno. Trump la butta sul ridere, traendo spunto dalla situazione meteorologico di questi ultmi giorni: “Sulla costa Est potrebbe essere la notte di fine anno più fredda mai registrata. Potremmo usare un po’ di questo buon, vecchio, riscaldamento globale, per difenderci dal quale il nostro Paese, ma non altri , stava per pagare trilioni di dollari. Copritevi!”. Reazioni: qualcuno ha riso divertito, altri hanno alzato gli occhi al cielo sbuffando (e pensando “il solito Trump”). Altri, infine, si sono profondamente arrabbiati.
La battuta non è andata giù ai democratici. La prima a reagire, stizzita, è la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren: dopo aver ricordato che gli Stati Uniti sono uno dei Paesi che più inquinano il pianeta, ha detto che hanno “l’obbligo morale” di combattere i cambiamenti climatici. Un altro politico che ha replicato duramente alle parole del presidente è il senatore Sheldon Whitehouse: “È chiaro che i fatti non la interessano, ma c’è un nuovo rapporto sul clima della sua amministrazione che afferma che i cambiamenti climatici sono provocati dia fattori umani”.
Altri esponenti democratici si sono scagliati contro il tweet di Trump, “che sembra quello di un bambino che odia l’ora di scienze”, ha scritto Kathleen Rice. “La meteorologia non è la stessa cosa del clima, un presidente dovrebbe essere in grado di capirlo, non è difficile”, ha rincarato la dose Pramila Jayapal, la prima donna indo-americana eletta alla Camera. Il deputato Ted Lieu ha aggiunto: “O Donald Trump non capisce la scienza che spiega i cambiamenti climatici, o sta intenzionalmente ingannando il popolo americano”.
Come la pensa Trump sui cambiamenti climatici (e sugli accordi internazionali da cui ha preso le distanze) è cosa nota. Il rapporto di cui ha parlato il senatore Whitehouse è stato redatto di recente dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), l’agenzia che si occupa di metereologia, con il placet di 12 agenzie governative. Particolare interessante: il documento è stato approvato da Gary D. Cohn, consigliere economico di Trump, che a differenza del presidente crede negli allarmi lanciati dagli scienziati. Trump però non ha mai cambiato idea. Non a caso uno dei portavoce della Casa Bianca, Raj Sha, appena uscito il rapporto si affrettò a ricordare che “il clima è cambiato e cambia continuamente. Come dice il Climate Science Special Report, l’intensità del futuro cambiamento climatico dipende in modo significativo da alcune incertezze sulla sensibilità del clima della Terra”.