Presidenziali del Covid
Com’era facilmente prevedibile il Covid-19 dilaga nella campagna elettorale americana. Durante il comizio a Manchester, nel New Hampshire, il presidente Donald Trump ha ricordato che Biden è il candidato dello shutdown, accusando il suo sfidante di voler richiudere il Paese per l’aumento di contagi di coronavirus (8,6 milioni di contagiati, oltre 225 mila morti). “Voi non sapete quanto mi sia costato fare il lockdown”, ha detto Trump assicurando di non volerlo ripetere e insistendo sul fatto che “la cura non può essere peggiore della malattia”. Il presidente ha aggiunto che in Europa nonostante i lockdown duri i casi positivi stanno avendo una forte impennata.
Joe Biden risponde accusando Trump di essersi arreso alla pandemia, dopo che il capo dello staff della Casa Bianca, Mark Meadows, ha reso noto che il governo non sta cercando di controllarla. “Non è stato un errore di Meadows. È stata una dichiarazione onesta sulla strategia del presidente Trump dall’inizio della crisi: sventolare la bandiera bianca della sconfitta e sperare che se lo ignoriamo, il virus se ne andrà. Non è stato così. E non lo sarà”.
Il leader della minoranza democratica al Senato, Chuck Schumer, sottolinea che la spinta dell’amministrazione Trump per ottenere la convalida della nomina della giudice Amy Coney Barrett alla Corte suprema evidenzia che “il partito repubblicano intende ignorare la pandemia per far avanzare la nomina”. I leader dem lanciano un appello al vicepresidente, Mike Pence, chiedendogli di evitare di presiedere la sessione di oggi a causa di potenziali rischi per la tutela della salute dopo che alcuni suoi collaboratori sono risultati positivi al Covid. La conferma di Barrett non è in dubbio, vista la maggioranza repubblicana al Senato, tuttavia Pence non ha detto se intende partecipare, come è consuetudine, alle votazioni “storiche”. In una lettera inviata al vice di Trump, i democratici affermano che “non è un rischio che vale la pena correre”.
Trump: “Complotto dei media, parlano solo di Covid”
“Quando cinque anni fa ho annunciato per la prima volta che mi sarei candidato a presidente – dice Trump in un video pubblicato su Twitter – avevo un tema, era un grande tema, un tema che ovviamente ha funzionato, ma la verità è che io l’ho fatto funzionare anche perché abbiamo seguito quel tema, Make America Great Again. Suona semplice, ma non è bello? Questo è quello che abbiamo fatto. E poi siamo stati colpiti dalla piaga e abbiamo chiuso e abbiamo salvato milioni di vite e ora abbiamo aperto e abbiamo una super V (coronavirus, ndr). La nostra economia sta recuperando più veloce di ogni altra economia al mondo e in proporzione siamo calati meno di ogni economia al mondo”. Poi ha rilanciato lo slogan ‘America first’, invitando i cittadini ad andare a votare.
Tra zucche ed aragoste
Durante una tappa elettorale nel Maine il presidente ha sottolineato il proprio sostegno alla pesca delle aragoste. Poi, scherzando, ha firmato una zucca ricordando che “sarà venduta su eBay”. Trump si è detto molto colpito dal Maine: “Stiamo andando bene, è la più grande elezione che il nostro paese abbia mai avuto. Non saremo mai una nazione socialista e voglio ringraziare gli elettori”.
Tensione con la Russia ma Putin “difende” Biden
In un’intervista a Cbs Biden ha definito la Russia la “principale minaccia” agli Stati Uniti. Pronta la replica del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Non è giusto, siamo in deciso disaccordo con questa asserzione. Ci rincresce solo che venga diffuso odio contro la Russia in questo modo e che il nostro Paese venga considerato come un’avversario”.
Intanto Putin liquida le accuse rivolte al figlio di Joe Biden: “E’ vero, in Ucraina Hunter Biden ha avuto, o ha tuttora, interessi economici. Non so, non ci riguarda. Riguarda gli americani e gli ucraini. Ma sì, ha avuto almeno una società, di cui era di fatto il capo, e complessivamente ha guadagnato tanto. Non c’è niente di criminale in questo e non abbiamo informazioni che ci sia stato nulla di criminoso”. Il presidente ha confermato la sua disponibilità a lavorare con entrambi i candidati, se eletti, pur sottolineando la “dura retorica anti russa” di Biden.