Default, vittoria di Obama (per ora)

Alla fine il salvataggio è arrivato: il Congresso degli Stati Uniti ha varato un provvedimento d’emergenza che garantisce la riapertura dello Stato federale e innalza il limite di 16mila miliardi di dollari al debito pubblico dello Stato. L’accordo, raggiunto al Senato fra il leader della maggioranza democratica Harry Reid e quello della minoranza repubblicana, Mitch McConnell, ha posto fine a uno stallo che durava da settimane. Poche ore dopo, la maggioranza repubblicana alla Camera ha capitolato, garantendo l’approvazione del provvedimento e il suo invio al presidente per la ratifica. Il “Washington Post” sottolinea che gli Usa hanno ottenuto una mera […]

  

Usa, accordo al Senato per evitare default

Democratici e repubblicani hanno trovato il modo per superare lo shutdown ed evitare il default dello Stato: “Abbiamo raggiunto il compromesso per alzare il tetto del debito e riaprire il governo”, ha detto in aula Harry Reid, leader della maggioranza democratica in Senato. Il superamento dello stallo viene confermato anche dall’intenzione, da parte del senatore Ted Cruz (nella foto), uno dei falchi dei Tea Party, di non andare avanti con manovre ostruzionistiche per far saltare l’intesa. L’accordo prevede la riapertura dello Stato federale sino al 15 gennaio e l’innalzamento del debito sino al 7 febbraio. Previste anche alcune modifiche fiscali […]

  

Shutdown, Casa Bianca: accordo lontano

La Casa Bianca riconosce che ci sono stati dei progressi sullo sblocco dello shutdown e l’innalzamento del tetto del debito, ma siamo ben lontani dall’accordo. A complicare le cose sono le nuovi condizioni poste dalla maggioranza repubblicana alla Camera, che per superare lo stallo fiscale di fatto ha chiesto il rinvio dell’entrata in vigore della riforma sanitaria (Obamacare). Condizione difficilmente accettabile da parte di Obama. Il presidente è pronto a trattare, ma solo dopo l’approvazione delle legge sul budget e l’innalzamento del tetto al debito. D’altro canto, come anticipa la Cnn, la nuova proposta dei repubblicani non ha nemmeno i voti […]

  

Usa, la battaglia finale tra falchi e colombe

Ultime ore di trattativa per scongiurare il default americano. Il capo dei democratici Harry Reid ha presentato una proposta al suo omologo, il presidente dei senatori repubblicani Mitch McDonnell, per cercare di risolvere i due problemi: lo shutdown e il tetto del debito. I democratici, d’accordo con Obama, vogliono far riaprire lo Stato federale sino al 31 dicembre e, al contempo, permettere lo sfondamento del tetto del debito fino a tutto il 2014. In cambio sono disposti a concedere ai repubblicani alcune modifiche sull’applicazione della Obamacare (il rinvio di alcune tasse e la richiesta che chi gode dalla riforma sanitaria […]

  

Shutdown, Nobel a casa. Riapre Statua Libertà

L’America si sforza di tornare alla normalità. Nonostante lo shutdown e la chiusura di diverse attività gestite dal governo federale, alcuni parchi e monumenti nazionali molto importanti, come la Statua della Libertà, il Grand Canyon o il Monte Rushmore, vere e proprie icone degli Stati Uniti, riaprono al pubblico. I soldi necessari sono stati trovati dai singoli stati.  “Ogni giorno che Liberty Island rimane chiusa perdiamo visitatori che avrebbero speso soldi nelle nostre imprese locali”, ha detto il governatore dello stato di New York, Mario Cuomo, che ha raggiunto un accordo per finanziare con oltre 60 mila dollari al giorno […]

  

Shutdown, il braccio di ferro continua

Barack Obama ha respinto al mittente l’offerta dei repubblicani di sforare il tetto del debito pubblico per sei settimane. Ma nonostante le apparenze è una fumata grigia più che nera. Ci sono, infatti, alcuni spiragli che lasciano intravedere una soluzione positiva allo stallo che si è venuto a creare nelle ultime settimane. Il confronto alla Casa Bianca tra Obama e la delegazione del Gop (una ventina di deputati guidati dallo speaker John Boehner) è stato molto serrato ma, al tempo stesso, produttivo. Era quasi scontato che il presidente non avrebbe accettato, visto che la proposta di fatto non prevedeva il […]

  

La prima donna alla guida della Fed

Ha un curriculum di tutto rispetto Janet Yellen, l’economista liberal che Obama ha scelto per la guida della Federal Reserve. Per quel posto il presidente aveva individuato l’ex segretario al Tesoro Lawrence Summers, poi ritiratosi dopo la durissima opposizione incontrata da parte di ampi settori dei democratici (perché considerato troppo vicino alle banche). Così, dopo la bocciatura di Summers, si è fatta largo la vice presidente della banca centrale, la prima donna al vertice della Fed. Dal 2010 braccio destro di Bernanke, ancora più di lui è convinta sostenitrice di una politica di stimoli monetari per la ripresa. Per gli […]

  

Strage Newtown: scuola sarà demolita e ricostruita

Demolire i muri, abbattere porte e finestre, rimuovere i pavimenti. Spazzare via ogni traccia, anche la più piccola, di uno dei peggiori massacri degli ultimi anni con l’uccisione di 20 bambini e 6 adulti. Per questo la scuola elementare Sandy Hook  sarà demolita. Al suo posto sarà edificata una nuova scuola. A prendere questa decisione drastica sono stati ipoco più di 5mila cittadini di Newtown, che con un referendum hanno votato a favore dell’ accettazione di fondi per 50 milioni di dollari per la ricostruzione. La demolizione inizierà alla fine del mese e la nuova scuola vedrà la luce nel […]

  

Obama non fuma per paura di Michelle

Un tempo era un accanito fumatore, poi ha smesso. Svolta salutista? Macché, solo paura della reazione di sua moglie. E’ stato lo stesso Obama a farlo sapere, a un evento a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. Alla fine del suo intervento il presidente si è fermato a parlare con una persona: accanto ai due c’era un microfono aperto della Cnn. Obama ha chiesto a chi gli era accanto se avesse smesso di fumare, e quando il suo interlocutore gli ha rigirato la domanda, il presidente ha raccontato di non toccare un sigaretta “probabilmente da sei anni”. Poi, in torno scherzoso, ha […]

  

Mister Amazon si compra il Washington Post

Cosa avrà spinto Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon, a sborsare 250 milioni di dollari per comprarsi un giornale? A dare l’annuncio del cambio di proprietà è il quotidiano stesso, il Washington Post, scrivendo che si tratta di una mossa “improvvisa e scioccante”, visto anche che “poche persone erano consapevoli che la vendita fosse in corso”. L’acquisto, spiega ancora il Post, è stato effettuato a titolo personale. Vuol dire che il giornale sarà di Bezos e non di Amazon, il colosso mondiale delle vendite sul web. Finisce l’era della famiglia Graham, ai vertici del foglio di Washington DC […]

  

Il blog di Orlando Sacchelli © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>