Accadrà a Twin Peaks – David Lynch e l’esoterismo

Vent’anni fa qualcuno chiese a David Lynch se fosse intenzionato a dare un seguito a Twin Peaks. La risposta fu: «Tutto è possibile, ma prima dovranno verificarsi eventi molto strani». Difficile capire cosa sia accaduto nello specifico, sta di fatto che il 21 maggio su Showtime sono andati in onda i primi due dei diciotto episodi della nuova stagione. Serie cult degli anni Novanta, Twin Peaks ha ossessionato l’immaginario collettivo di almeno due generazioni, con i suoi personaggi bizzarri, i dialoghi surreali e i boschi infestati da sinistre presenze. Un successo incredibile, insomma, forse legato ad aspetti non squisitamente “tecnici”. […]

  

Detective dell’Occulto

«Il genio di Algernon Blackwood è fuori discussione; nessun altro si è neanche lontanamente avvicinato alla maestria, alla serietà e alla minuta fedeltà con cui egli annota gli aspetti più misteriosi di cose ed esperienze quotidiane, o l’intuito quasi sovrumano con cui accumula le complesse sensazioni e percezioni che dalla realtà sfociano in vite o visioni sovrannaturali. […] Assoluto e indiscusso maestro dell’atmosfera fantastica, […] meglio di tutti gli altri capisce quanto certe menti sensibili indugino per sempre ai confini del sogno, e quanto sia relativamente tenue la distinzione fra le immagini prodotte da oggetti reali e quelle frutto del […]

  

Mircea Eliade: mito e sacro a teatro

Nella corso della sua vita Mircea Eliade si è cimentato con generi letterari diversi, dalla diaristica alla narrativa, dalla saggistica alle interviste… Vi ha sempre impresso il proprio sigillo, la propria visione del mondo. Se ne era accorto il grande Vintilă Horia, altro protagonista dell’esilio romeno del tormentato Novecento: «Nei romanzi e nei racconti Mircea Eliade ha realizzato ciò che, su un piano diverso, ha fatto nelle sue ricerche di storia delle religioni». Tra le pubblicazioni in lingua italiana di Eliade mancavano all’appello quasi tutte quelle drammaturgiche. A colmare questa lacuna è Tutto il teatro. 1939-1970 (Edizioni Bietti, Milano 2016), […]

  

Gustav Meyrink: letteratura ed esoterismo. Quattro lettere

Tra i germanisti italiani (quasi) nessuno ha messo l’accento sulla dimensione esoterica dell’opera di Gustav Meyrink. Eppure le stesse parole dello scrittore, raccolte negli anni in volumi o riviste, non danno adito a dubbi. Tutte le sue opere di narrativa, dal famosissimo Il Golem a La notte di Valpurga, da Il domenicano bianco a Il volto verde, rivelano una conoscenza non superficiale (accompagnata spesso da una pratica) delle dottrine ermetiche. Un aspetto, questo, indagato nel corso dei decenni da studiosi anticonformisti come Julius Evola, Massimo Scaligero, Elémire Zolla, Serge Hutin e Gianfranco de Turris. È proprio in quest’ottica che presentiamo, […]

  

Il Sistema che uccide la Memoria

«Se dire Occidente, occidentale, significa qualcosa, il suo significato è Memoria storica.» È il bilancio stilato da Guido Ceronetti nel suo ultimo libretto adelphiano, Per non dimenticare la memoria, un piccolo trattato da tenere sempre in tasca, specie laddove impazzano surrogati telematici virtuali, che finiscono per sostituire la realtà stessa. È il terrificante Impero della Rete, che seleziona – e spesso revisiona – il nostro passato, precipitandoci in un eterno presente, inveramento del sinistro appello di Gor’kij: «Bisogna togliere la memoria dal capo della gente. Per colpa sua il male cresce». E non è che un piccolo esempio, scrive Ceronetti, […]

  

Il testo implicito di Nicolás Gómez Dávila

Nel magma post-moderno che avviluppa il nostro tempo ci sono autori che non si arrendono, proponendo per la crisi in cui viviamo soluzioni antiche e nuove a un tempo, capaci di farsi carico di un’eredità spirituale e intellettuale, proiettandola però nel futuro, come proposta sempre nuova. Uno di questi è Nicolás Gómez Dávila, stilista del Verbo creatore, maestro dell’aforisma graffiante e chirurgico, i cui pensieri sono un’autentica oasi nel deserto. Un deserto che cresce, come scrisse Nietzsche più di un secolo fa, e che non ha smesso di crescere. «Un angelo prigioniero nel suo tempo» l’aveva chiamato il compianto Franco […]

  

Il ritorno del grande dio Pan

«Il grande Pan è morto!» Nel corso dei secoli furono in molti a smentire il terribile necrologio riportato da Plutarco nel De defectu oraculorum: da Lorenzo de’ Medici a John Milton, dai “maledetti” Rimbaud e Mallarmé a Robert Louis Stevenson e William Butler Yeats, fino a Texeira de Pascoaes, Fernando Pessoa e Aleister Crowley. Uno dei più begli inni dedicati a Pan è però il volumetto di Arthur Machen (che con Crowley ebbe in comune la partecipazione, seppur temporanea, alla Golden Dawn, cui aderì su consiglio di Arthur Edward Waite), che dopo anni di assenza torna in libreria in edizione […]

  

Editoria controcorrente: Arktos. Intervista a Elisabetta Oggero

Nel panorama culturale nostrano, poco è lo spazio riservato alle piccole realtà editoriali, la cui cura nella realizzazione dei libri è spesso superiore a quella dei giganti che si disputano le librerie. Fondata nel 1976 da Giovanni Oggero, la casa editrice Arktos è stata recentemente rilanciata da sua figlia Elisabetta. Un catalogo storico, un autentico punto di riferimento per gli studiosi di discipline tradizionali, ma forse qualcosa di più. Basta leggere la presentazione (molto guénoniana): «Ci sono degli editori che non interpretano il loro come un mestiere più o meno redditizio, nel senso più materiale del termine; per alcuni di […]

  

Sul ping pong. Ovvero, come superare Euclide

«Entrate, non abbiate paura. Anche qui sono gli Dèi» disse Eraclito l’Oscuro ai visitatori che, giunti per incontrare il grande saggio, lo trovarono seduto accanto alla sua stufa, a scaldarsi. Gli Dèi sono ovunque, è ovvio. Basta saperne udire la voce. Guido Mina di Sospiro, nel suo Metafisica del ping pong (Ponte alle Grazie, Milano 2016, pp. 240, € 16,80), ci insegna a trovare le loro tracce in uno dei giochi più famosi di sempre. Il sottotitolo del libretto è Un’introduzione alla filosofia perenne. Quella di Huxley, Guénon e Zolla, per capirci, che innerva tutte le tradizioni, d’Oriente come d’Occidente. […]

  

Saint-Exupéry: l’essenziale…

«L’essenziale è invisibile agli occhi…» Sono le parole più famose di uno dei capolavori della letteratura novecentesca, un evergreen che a distanza di decenni non cessa di essere letto, da adulti e ragazzi. Da quando nel 2014 sono scaduti i diritti di Saint Exupéry, un diluvio di volumi ha sommerso le librerie. Se non altro, è stata una buona occasione per conoscere le altre sue opere, spesso eclissate da Il piccolo principe: lo scrittore-aviatore era molto più di un narratore per bambini, era un fine intellettuale dotato di una visione del mondo solida e strutturata, dai risvolti spesso inaspettati. Annoverato […]

  

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