Unicredit è ottimista sul fatto l’economia europea torni gradualmente a crescere quest’anno e pensa che nell’arco di 10-15 mesi lo spread tra i  Btp italiani e Bund tedeschi tornerà attorno a 150 punti base. La previsione è contenuta nell’Outlook 2013 compilato da Piazza Cordusio che fissa però anche precise condizioni, come un «innalzamento del Bund come rendimento e un incremento degli investitori sull’Italia». In sostanza un’altra conferma che a curare la grande malattia dei  bond governativi italiani, che aveva portato il differenziale tra Btp e Bund oltre quota 570, non è stato il governo Monti ma la Banca centrale europea di Mario Draghi.

Secondi gli economisti di Unicredit verso la metà del 2013 Italia e Spagna torneranno inoltre a registrare una crescita trimestre su trimestre, seppure marginale, mentre su base annua il Pil rimarrà negativo in entrambi i Paesi (-0,7% Italia e -1,4% Spagna). Piazza Cordusio stima una crescita del Pil mondiale nel 2013 di circa, 3,5 punti percentuali. Nell’area euro ci si attende un’espansione del Pil più modesta, pari allo 0,1%. «C’è una enorme liquidità», una sorta di «tsunami» e «se si riesce a sostenerne il processo di riallocazione verso gli asset a rischio, abbiamo sei mesi splendidi dal punto di vista degli investitori», hanno detto gli esperti di Unicredit.

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