L’Italia è sempre più senza lavoro e la Riforma Fornero non ha fatto che peggiorare la situazione. Al punto che quattro giovani laureandi/laureati su dieci – si legge nella ricerca curata da Spinlight Pm – accetterebbero un impiego precario, mentre sei su dieci preferiscono andare all’estero. Wall & Street prosegue allora la guida con tutti i consigli utili per trovare lavoro ai giovani che ha 18 anni hanno terminato le superiori, ai neolaureati di 25 anni e per chi a 50 anni è rimasto senza stipendio, chiedendo a Giampaolo Rossi, direttore generale di Adexia ed esperto di formazione di executive team aziendali, che cosa deve fare un ragazzo per trovare un impiego. Ci siamo già soffermati sulle facoltà che offrono maggiori possibilità di trovare un impiego  e su come affrontare il percorso scelto. Abbiamo visto i  dieci lavori più richiesti d’Italia e lanciato una proposta per assumere gli over 50, svelato i segreti per affrontare il colloquio in azienda e per creare una piccola impresa di successo.


Che cosa deve fare un giovane per farsi assumere?

«In questo momento particolare – ricorda Rossi – sono poche le aziende che assumono, sono tante le persone in cerca di lavoro e più della metà delle assunzioni non passa attraverso gli annunci. Bisogna quindi costruire una strategia di marketing personale che preveda:

  •  costruzione di un database di aziende da raggiungere via mail o per posta con possibilmente nome del titolare (per le piccole imprese), capo del personale (per le medie imprese), responsabile della selezione (per le grandi imprese);
  • Preparazione di una mail che accompagnerà il curriculum vitae sintetica, personalizzata e che spieghi il motivo per cui vogliamo collaborare con quell’azienda;
  •  preparazione di un cv con foto mezzo busto sorridente, scritto senza errori e chiaro;
  • invio massivo di candidature spontanee, anche più volte alla stessa azienda.

Bisogna rammentare che cercare lavoro è un lavoro che deve essere svolto dal lunedì al venerdì 8 ore al giorno senza paura di disturbare, con perseveranza e molta pazienza».

 

Le aziende con quali criteri scelgono il personale?

«Le aziende, oltre le competenze tecnico professionali, valutano con molta attenzione le capacità relazionali, la motivazione e la capacità di svolgere le attività con autonomia. Spesso queste competenze e attitudini sono quelle che fanno la differenza nella scelta del nuovo collaboratore».

 

Come si scrive il curriculum?

«Il curriculum deve essere sintetico e ha lo scopo di spiegare brevemente le conoscenze, le esperienze e le attitudini del candidato che verranno poi eventualmente approfondite durante il colloquio. Bisogna evitare di descrivere troppo lungamente le esperienze e gli studi mentre bisogna sottolineare molto bene gli interessi, le passioni, gli hobby , i soggiorni all’estero e le attività di volontariato che aiutano il valutatore a farsi un idea più chiara di chi si sta candidando.

 Come si affronta il colloquio per colpire il capo del personale o il datore di lavoro?

«Nel colloquio bisogna presentarsi sempre curati e ben vestiti, rispondere alle domande in maniera compiuta ma sintetica e, cosa fondamentale, essere se stessi».

 

Quanto pesa una raccomandazione o comunque quanto è importante creare una rete relazionale?

«E’ importante attivare le relazioni in modo da venire a sapere quando un’azienda è in cerca di nuovi collaboratori in modo da proporsi tempestivamente. Le aziende di solito si accontentano di valutare tre o quattro candidature spontanee con i requisiti per selezionare poi il nuovo collaboratore».

 

Quanto sono considerati il master o l’esperienza all’estero?

«Le esperienze all’estero sono molto importanti perché aiutano nella conoscenza delle lingue straniere, nell’apertura mentale e indicano un buon grado di autonomia. I master sono importanti ma, data l’inflazione di offerta sul mercato, conta molto la scuola, la durata e il programma didattico».

 

Che cosa può fare invece un over 55 rimasto senza stipendio per rientrare nel mondo attivo?

«Se non riesce a ricollocarsi in tempi brevi con un contratto di assunzione consiglio di valutare la strada della consulenza aziendale o della formazione professionale. Una piccola o media azienda solitamente non si può permettere il costo di una persona assunta  con quell’esperienza ma è interessata alla sua professionalità. In questo modo l’azienda acquisisce la professionalità ad un costo inferiore  e il consulente lavorando part time per più aziende e sommando le retribuzioni può arrivare a guadagnare più di quando era assunto».

 

Di quali competenze sono oggi alla ricerca le aziende?

«Le competenze ricercate sono strettamente legate alla posizione da coprire e quindi al profilo cercato. Si può comunque affermare che le competenze che fanno la differenza sono quelle che generalmente non vengono insegnate a scuola: propensione alla leadership, capacità di lavorare in team, assertività, capacità ad agire il cambiamento e problem solving».

 

Quanto sono importanti i social network, soprattutto linkedin, per mettere on line il proprio curriculum?

«I social network sono un canale per proporsi ma non bisogna utilizzare solo quello, anche perché molto utilizzato e quindi si rischia di avere poca visibilità. Consiglio di utilizzare modalità desuete che però possono colpire il nostro interlocutore come ad esempio consegnare il curriculum vitae stampato a mano direttamente in azienda».

Wall & Street 

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