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In principio fu la Juventus a costruirsi lo Stadium procacciatore di maggiori incassi per il club pluricampione d’Italia. L’esempio fu seguito poi dal Sassuolo, che l’impianto se l’è comprato a Reggio Emilia, e dall’Udinese che s’è risistemata il vecchio Friuli e ne ha fatto un gioiellino. E ora che si appresta a tornare in Serie A anche il glorioso Cagliari si appresta ad avere uno stadio di proprietà che sarà costruito ex novo al posto del Sant’Elia.

Il consiglio comunale del capoluogo sardo ha infatti approvato la delibera che dichiara il pubblico interesse della proposta presentata dal Cagliari Calcio per la realizzazione e gestione del nuovo stadio. Il progetto prevede investimenti per complessivi 55 milioni di euro. L’opera non comporterà consumo di suolo e l’impianto si caratterizzerà per la certificazione Uefa 4 e potrà quindi ospitare gare di Champions ed Europa League, qualificazioni a Mondiali, Europei e Olimpiadi e sarà pronto nella stagione 2019/2020. Queste realtà si sono portate avanti rispetto a realtà più grandi come Napoli e Fiorentina che non hanno ancora deciso sullo stadio di proprietà. La Roma ha già pronto il progetto ma la burocrazia capitolina – più che i costi di realizzazione – rappresenta l’ostacolo principale. Inter e Milan, invece, hanno abbandonato i progetti di grandeur e pensano a come continuare nella co-gestione di San Siro che, comunque, comporterà, una rinuncia volontaria ai maggiori ricavi che un impianto di proprietà di per sé garantisce.

La management consulting company Iniziativa ha fatto parte del team di advisor coordinato da B Futura (la piattaforma infrastrutturale della Lega Serie B) che ha accompagnato il Cagliari Calcio curando lo sviluppo del piano economico-finanziario, le analisi di convenienza, anche sociale, dell’operazione e i rapporti con l’istituto bancario certificatore del business plan. Oltre ad Iniziativa, B Futura – coordinata dal responsabile Lorenzo Santoni – si è avvalsa di un team di advisor di standing internazionale che comprende McDermott Will & Emery, The Stadium Consultancy, Repucom, Larry Smith ed Eos Consulting Spa

«Sarà uno stadio moderno da 21mila posti a sedere, con un’ampia area hospitality divisa tra area corporate ed un’area dedicata agli skybox e con annessa un’area di circa 15mila metri quadri con varie prospettive di destinazione (tempo libero, negozi, uffici, ecc.)», commenta Ivo Allegro di Iniziativa, che insieme ad uno degli altri partner Marco Messina ha seguito l’operazione. L’impianto, aggiunge, «comprenderà anche un funshop, un museo, un ristorante con vista sul campo da gioco e sul mare, uno sport bar, un’intera area dedicata alle famiglie e ai bambini oltre ad un’ampia galleria commerciale in prevalenza dedicata allo sport». Lo stadio potrà anche ospitare grandi eventi non calcistici così come eventi minori locali e regionali (riunioni, conferenze, mostre ecc.). «La società – spiega Allegro – potrà massimizzare i propri ricavi utilizzando l’impianto anche nei giorni in cui non si disputano partite e allo stesso tempo minimizzerà i costi operativi grazie ad uno stadio sostenibile dal punto di vista sociale, economico ed ambientale». La nuova costruzione è la prima ad essere realizzata in base alla Legge sugli Stadi. La normativa di riferimento prevede che entro 90 giorni si presenti il progetto definitivo che sarà poi sottoposto all’approvazione della Regione. «Si stima che per il primo trimestre 2017 si possa svolgere la gara, mentre la realizzazione dovrebbe iniziare nella seconda metà 2017 fino all’inaugurazione prevista per l’inizio della stagione calcistica 2019-2020». Il Cagliari è il nono club più importante d’Italia, considerando il potenziale bacino di sostenitori.

«L’esperienza dello stadio di Cagliari è un prototipo riuscito a cui potranno presto ispirarsi altri club ed amministrazioni locali per rispondere alle istanze di rinnovamento delle infrastrutture sportive del Paese», sottolinea Allegro aggiungendo che «nell’ambito del sodalizio con B Futura sono in fase avanzata di elaborazione altri dossier che stanno raccogliendo crescente interesse ed apprezzamento da parte delle istituzioni e del mondo imprenditoriale e finanziario». Iniziativa è coinvolta anche nel progetto dello stadio del Pescara che prevede la riqualificazione dell’area dello Stadio Adriatico Cornacchia ed è in fase di condivisione con l’amministrazione comunale. Nei prossimi mesi è prevista la presentazione da parte del club dello studio di fattibilità.

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