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L’Italia è un Paese fondato sulle pmi. Ogni attività volta a sostenerle è quindi ben accetta. Tra i nuovi strumenti capaci di dare fiato alle piccole aziende c’è la locazione operativa, al servizio di manager, aziende ma anche di liberi professionisti e partite Iva intenzionati a noleggiare, e non comprare, i beni necessari alla propria attività.

Perché noleggiare e non comprare? Qualche numero (riferito al bacino di Grenke, uno dei principali player della locazione B2B in Italia): le aziende che vanno da 0 a 9 dipendenti formano il gruppo più vasto di utilizzatori di tale servizio (66%). A dimostrazione che si tratti di un servizio valido innanzitutto per i piccoli la quota totale di micro, piccole e medie imprese che utilizzano la locazione operativa (sempre nei dati Grenke) arriva al 98%. Non solo. Oltre un terzo della base dei clienti è composta da aziende del Centro-Sud, a riprova del fatto che un servizio del genere potrebbe risultare significativo per lo sviluppo di qualsiasi parte del Paese. Un servizio utilissimo per la crescita al punto da essere ben recepito innanzitutto dalle aziende che lo utilizzano, visto che il tasso di regolarità di pagamento dei canoni risulta altissimo, ossia quasi del 96 per cento

Ma di che servzio si tratta e quali sono i reali vantaggi per le aziende a partire – ripeto -da quelle piccole? Partiamo dai vantaggi: si tratta di vantaggi fiscali, economici, finanziari e operativi. Fiscali perché i canoni sono totalmente deducibili ai fini Ires e Irap. Economici perché si possono ottenere subito le attrezzature di cui si ha bisogno col risultato principale di mantenere liquidità in azienda e non far aumentare l’indebitamento. Finanziari perché così si migliora il cash flow non essendo il bene noleggiato iscritto a bilancio e rappresentando un puro costo aziendale. Operativi perché la durata dei noleggi è allineata al ciclo di vita dei prodotti col risultato cruciale in tempo di concorrenza globale di rinnovamento tecnologico continuo. Il bene diventa obsoleto dopo pochi anni? Nessun problema: con la locazione lo cambi di volta in volta con la versione più aggiornata.

Schema-Locazione-OperativaUn processo del genere come funziona? Il cliente stabilisce con il proprio distributore di fiducia quali sono i beni strumentali che utilizzerà nello svolgimento del proprio business (dall’hardware al software, dai macchinari industriali agli elettromedicali, dalle macchine per caffè agli arredi per ufficio, dalle dotazioni ho.re.ca. ai sistemi di navigazione satellitare). La gamma di beni, prodotti, attrezzature e tecnologie noleggiaibli è incredibilmente vasta, comprendendo anche soluzioni inolite (droni, impianti di allarme e videosorveglianza, strumenti per l’edilizia, illuminazioni). A questo punto la società locatrice acquisisce i beni dal distributore (Grenke fa leva anche sulla rapidità dei propri pagamenti, di appena 24 ore), e instaura il rapporto di locazione col cliente. «Un modello di business di questo tipo – chiarisce il direttore commerciale di Grenke Aurelio Agnusdei – determina vantaggi per tutti i soggetti coinvolti».

Per il locatario, cioè di chi ha bisogno di uno strumento di lavoro. Per la società che fornisce il servizio, il locatore appunto, e anche per il fornitore del bene, il quale ha tutto l’interesse a promuovere il noleggio usando il locatore, complice la sicurezza e rapidità dell’incasso nonché i rischi di credito azzerato e la possibilità di fare upselling.
In effetti l’atttività di locazione rappresenta un circolo virtuoso: e in temi di difficoltà di rapporti con altri protagonisti del sostegno alle imprese, forse sarebbe opportuno rendersene conto, e questo a tutto vantaggio dell’economia italiana, la quale sembra pensata apposta per applicare con successo una formula del genere.

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