L’impatto della pandemia sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è stato molto diversificato. Lo ha certificato ieri la Banca d’Italia nella relazione annuale sul 2020. La ricchezza finanziaria, dopo un marcato calo all’avvio della pandemia connesso con la riduzione dei prezzi dei titoli, è aumentata nel corso dell’anno attestandosi a 4.777 miliardi di euro (quasi tre volte il Pil dell’Italia) dai 4.445 miliardi di fine 2019, a seguito del ritorno alla normalità dei mercati finanziari e del forte incremento del risparmio, come emerge dai dati della relazione sul 2020 relativi agli investimenti finanziari degli italiani.

L’anno scorso la quota di reddito destinata al risparmio ha superato il 15%, il doppio rispetto al 2019, ha evidenziato il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle «Considerazioni finali» lo scorso 31 maggio, aggiungendo però che «in Italia lo sviluppo dei mercati e l’ampliamento delle fonti di finanziamento delle imprese beneficerebbero di un ruolo più attivo degli investitori istituzionali nell’intermediazione del risparmio». Quanto alle scelte di portafoglio, a fronte di un’elevata incertezza sull’evoluzione della pandemia e sui tempi della ripresa, le famiglie italiane hanno mostrato cautela nei loro investimenti, privilegiando attività finanziarie liquide. Nel 2020 i depositi sono cresciuti di oltre 85 miliardi di euro, più di due volte la media dei cinque anni precedenti (58,1 miliardi nel 2019).

Prudenza e mancanza di occasioni hanno spinto al 15% il risparmio delle Famiglie. Per il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, bisogna incentivare i risparmiatori a mobilitare le proprie risorse investendo nelle pmi. «Il governatore ha un’aspettativa di forte crescita dei consumi. Io ho plurimi sintomi di un mercato immobiliare che comincia a riprendersi, negli affitti e nelle vendite, specie di seconde case. E il Dl Semplificazioni, rendendo più facile il ricorso al Superbonus 110%, darà una grossa spinta. Per le banche non è una novità, le cessioni dei crediti fiscali le facciamo da anni», ha affermato Patuelli .

Ecco, quindi, che decidere quanto e come investire, pianificare le spese mensili cercando di risparmiare un gruzzoletto (per potersi permettere anche qualche piccolo lusso) diventano scelte fondamentali. Analogamente importante è valutare l’assicurazione più adatta alle esigenze della propria famiglia e negoziare il mutuo migliore in modo da ottenere una rata sostenibile e un piano di ammortamento non troppo lungo. «Quadrare i conti. Manuale di economia per le famiglie» di Monica Setta (Rai Libri, 256 pp., 18 euro) cerca di dare risposte a tutte queste esigenze. L’autrice fornisce il proprio punto di vista basato su una lunghissima esperienza di giornalista economico finanziaria in agenzie di stampa, quotidiani e Tv. I suoi consigli servono soprattutto a quelle famiglie e imprese che, anche grazie alle misure anticrisi del governo, hanno visto aumentare la propria liquidità. I depositi bancari, secondo gli ultimi dati dell’Abi, anche ad aprile hanno registrato una crescita tendenziale dell’8,4%, con un aumento in valore assoluto su base annua di oltre 136 miliardi di euro, portando l’ammontare totale a 1.756,6 miliardi.

Adesso che si iniziano a intravedere segni di ripresa, si spera che questa ingente mole di liquidità presente sui conti correnti possa essere mobilitata. La famiglia del signor Rossi si trova, però, di fronte ad alcuni interrogativi cruciali: «Dove investire tutti questi risparmi?», «Come si individua il proprio profilo di rischio?» e «Come si riesce a evitare di perdere tutto?» e «Qual è la scelta migliore tra azioni, obbligazioni, titoli di Stato, acquisto di un immobile o sottoscrizione di una polizza?». Con il suo libro, Setta cerca di rispondere a queste domande, fornendo inoltre preziosi consigli su come evitare le truffe.

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