Il forte aumento delle quotazioni delle materie prime avrebbe portato ad un aumento di circa il 20% della bolletta dell’elettricità, se il governo Draghi non fosse intervenuto con il dl Lavoro per diminuire la necessità di raccolta degli oneri generali in bolletta del trimestre in corso. L’Authority energetica, l’Arera, ha così reso noto che l’incremento definitivo è del 9,9% per la bolletta dell’elettricità e del 15,3% per quella del gas nel terzo trimestre del 2021 per la famiglia tipo1 in tutela.

In questa puntata di Wall & Street Live abbiamo affrontato questi argomenti con Matteo Ballarin, fondatore e presidente di Europe Energy.

«Di sicuro – afferma Ballarin – le tariffe sono destinate ad aumentare e, se il governo non troverà un altro miliardo per coprire i rincari del trimestre in corso nel prossimo, le bollette saranno più care». La ripresa della domanda di materie prime, aggiunge, «ha innescato una speculazione sul comparto commodities per recuperare quanto perso durante i lockdown». Poi, sottolinea, c’è una guerra di potere tra la Cina, la Russia che vuole restare il principale fornitore dell’Europa e gli Usa che vogliono prendere il posto di Mosca.

«Le sanzioni Usa sul Nord Stream, il gasdotto che dalla Russia arriva in Nord Europa, hanno indotto il governo russo a chiudere i rubinetti e il gas va ai massimi. Noi paghiamo le conseguenze di una guerra economico-finanziaria», rimarca Ballarin ricordando che una maggiore offerta di petrolio potrebbe compensare questi squilibri. «L’Opec ha dimostrato di saper prendere decisioni in maniera veloce. Bisognerà vedere se si troverà un equilibrio».

Come risparmiare, dunque? «Le tariffe del mercato libero sono competitive e consentono di evitare la volatilità dei prezzi del mercato tutelato, ma il primo consiglio da dare è che il miglior mezzo per risparmiare è consumare meno energia, a partire dal tenere le finestre chiuse quando il condizionatore è acceso», conclude il presidente di Europe Energy.

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