Tabula rasa elettrificata – Wall & Street Live

«L’industria italiana ha risposto bene alle sfide della crisi e nel 2022 è stata la migliore in Europa perché la struttura basata sulle pmi reagisce rapidamente alle sollecitazioni. Abbiamo superato la crisi generata dalla guerra in Ucraina che ha causato un aumento dei prezzi delle delle materie prime, che nel settore di nostra competenza – oli e lubrificanti – è stato del 200-300%. Ora i prezzi stanno ritracciando e la tempesta è finita ma ne sta iniziando un’altra: i prezzi più alti impongono la necessità di finanziare maggiormente il circolante e si ha più capitale impregnato a costi più elevati. […]

  

Inferno energetico – Wall & Street Live

«La situazione è drammatica. Fino al 2020 il gas d’estate costava 4-5 euro/megawattora contro gli 85-86 euro di adesso. In questo periodo si accumulano le scorte per l’inverno e si prenota la capacità sotto terra per gli stoccaggi. Gli operatori, però, non stanno facendo nulla, nonostante le pressioni del governo, perché non è conveniente. Al momento, non c’è certezza che l’anno prossimo ci sia gas a sufficienza per tutti e  questo vuol dire razionamenti, cioè che in Italia ci sarà chi avrà le forniture e chi no». Matteo Ballarin, presidente di Europe Energy che opera con il marchio Withu sul […]

  

Il prezzo della resa

Pubblichiamo una nuova analisi dell’esperto di comunicazione Fabrizio Amadori sulla guerra tra Russia e Ucraina.   «Oggi si vedono soprattutto due potenze darsi da fare per sostenere l’Ucraina. Una sono gli Stati Uniti e l’altra è il Regno Unito. Entrambe tali potenze hanno fornito armi di difesa a Kiev e sono pronte a spingersi oltre, a fornire anche armi di offesa, con buona pace di chi sostiene che dato che l’Ucraina è destinata a perdere tanto vale che lo faccia subito così da evitare ulteriori, inutilissimi spargimenti di sangue, anche se a dettare le condizioni di pace fossero gli invasori […]

  

Guerra energetica – Wall & Street Live

Questa mattina i futures sul gas naturale scadenza aprile hanno toccato quota 200 euro per megawattora ad Amsterdam. Il conflitto russo-ucraino sta creando una situazione potenzialmente devastante per le economie sviluppate perché consumatori e imprese si trovano a dover fare i conti con  i prezzi in salita a causa delle difficoltà di approvvigionamento alternativo a gas e petrolio russo. Mosca, inoltre, potrebbe utilizzare le materie prime come arma di ricatto nei confronti dell’Occidente affinché accetti il fatto compiuto. Abbiamo parlato dei problemi e delle prospettive per il settore energetico con Matteo Ballarin, presidente e Ceo di Europe Energy Holding che […]

  

Citofonare Putin – Wall & Street Live

L’inflazione dei prezzi energetici è un problema non solo per i consumatori, ma anche per il quadro macroeconomico del nostro Paese perché un eccessivo rincaro potrebbe minare dalle fondamenta la ripresa. In queste ultime settimane il prezzo del gas al megawattora ha superato i 100 euro per poi ritracciare sotto quota 90 euro, mentre il petrolio (sia il Wti che il Brent) è dalla scorsa estate stabilmente sopra gli 80 dollari al barile. Ma quali sono le cause di questo trend? Ne abbiamo discusso nell’ultima puntata del nostro live con Matteo Ballarin, presidente di Europe Energy che opera nella vendita […]

  

Resilienza & Sostenibilità – Live

In questa puntata del nostro Live cerchiamo di affrontare con il presidente di Tea Trends Explorers, Domenico Fucigna, due temi complessi attraverso due parole sempre più utilizzate: resilienza e sostenibilità.   Resilienza «Resilienza – spiega Fucigna – è la capacità di un corpo di assorbire un urto e recuperare il proprio stato iniziale. È una delle qualità che noi avremmo dovuto già imparare prima del Big Bang della pandemia. Ma noi abbiamo preso un’altra forma sia come individui sia come corpo sociale ed economico». La nostra esistenza, spiega, «sarà diversa rispetto al passato e nulla sarà come prima perché il […]

  

Care bollette – Wall & Street Live

Il forte aumento delle quotazioni delle materie prime avrebbe portato ad un aumento di circa il 20% della bolletta dell’elettricità, se il governo Draghi non fosse intervenuto con il dl Lavoro per diminuire la necessità di raccolta degli oneri generali in bolletta del trimestre in corso. L’Authority energetica, l’Arera, ha così reso noto che l’incremento definitivo è del 9,9% per la bolletta dell’elettricità e del 15,3% per quella del gas nel terzo trimestre del 2021 per la famiglia tipo1 in tutela. In questa puntata di Wall & Street Live abbiamo affrontato questi argomenti con Matteo Ballarin, fondatore e presidente di […]

  

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Quanto (ci) costa la Brexit

Tutti pagheremo il conto della Brexit. Oggi la Gran Bretagna ha consegnato al presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, la lettera con la quale invoca l’articolo 50 del Trattato dell’Unione dando il via alla formale secessione dall’Unione europea. Il premier Theresa May nella missiva ha sottolineato che Londra non farà più parte del mercato unico e che è «necessario concordare le condizioni della nostra futura partnership contemporaneamente a quelle del nostro ritiro dall’Ue». Tuttavia, ha aggiunto, «se lasceremo l’Ue senza un accordo, la nostra posizione di base è che dovremo commerciare alle condizioni fissate dal Wto (Organizzazione mondiale del commercio)», mentre […]

  

I soldi del califfo

La denuncia del presidente russo Vladimir Putin al G20 di Antalya circa la corresponsabilità dei Paesi sviluppati nel finanziamento dei terroristi dell’Isis riapre un dibattito che, negli ultimi anni, è rimasto sottotraccia in tutte le analisi geopolitiche della minaccia costituita dal sedicente Stato islamico. Trattandosi di un’entità illegale e illegittima, non è possibile stabilire con certezza quanto grande sia e come venga gestito il patrimonio del Daesh. Bisogna fidarsi, come quando si parla del bilancio di una società attraverso un comunicato stampa e non attraverso la relazione annuale o semestrale. In questo caso, il comunicato stampa è quello fornito dalle […]

  

La sindrome cinese non fa paura

Il crollo del mercato cinese non è l’avvisaglia di una nuova recessione mondiale. Di un nuovo (e temutissimo) stop dell’economia globale si potrà parlare se e solo se gli Stati Uniti evidenzieranno segnali di arretramento. Per ora non alle viste. Anche perché il governatore della Fed, Janet Yellen, sta seriamente meditando sul programmato rialzo dei tassi il cui primo effetto sarebbe, appunto, quello di rallentare il progresso del Pil a stelle e strisce. Secondo Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management, la correzione dei mercati evidenziatasi ad agosto è una situazione «normale» che ricorda molto da vicino quanto […]

  

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