La sindrome cinese non fa paura

Il crollo del mercato cinese non è l’avvisaglia di una nuova recessione mondiale. Di un nuovo (e temutissimo) stop dell’economia globale si potrà parlare se e solo se gli Stati Uniti evidenzieranno segnali di arretramento. Per ora non alle viste. Anche perché il governatore della Fed, Janet Yellen, sta seriamente meditando sul programmato rialzo dei tassi il cui primo effetto sarebbe, appunto, quello di rallentare il progresso del Pil a stelle e strisce. Secondo Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management, la correzione dei mercati evidenziatasi ad agosto è una situazione «normale» che ricorda molto da vicino quanto […]

  

La Borsa aspetta le casalinghe

  Attenzione! Questo post non è né sessista né, tantomeno, maschilista. Il fatto è che in Germania si chiama «rialzo della casalinga», il picco degli indici di Borsaderivante da acquisti massicci non solo degli investitori professionali, ma anche dei piccoli risparmiatori. Per un operatore tedesco quando le casalinghe iniziano a controllare l’andamento dei listini, significa che è arrivato il momento di vendere perché si è avvicinato al mercato anche il grande pubblico, quello che resterà con il cerino in mano quando i corsi, inevitabilmente, prenderanno la strada del ribasso. Messa così, potrebbe sembrare che la Borsa sia una trappola per […]

  

Italia come Cipro? Così difendiamo i nostri risparmi

[photopress:Cyprus.JPG,full,centered] La crisi politica determinata dallo stallo nella formazione di un nuovo governo,dopo il fallimento dei professori di Mario Monti, non può non metterci in preallarme. L’Italia, purtroppo, è un sorvegliato speciale in Europa. E, nonostante tutte le rassicurazioni provenienti dall’estero, si capisce bene che la soluzione dei «dieci saggi» rappresenti uno specchio per le allodole destinato ai mercati. Il Quirinale sostanzialmente invia questo segnale: «Dell’Italia non c’è da temere: abbiamo persino insediato dei super-esperti per facilitare la formazione di un nuovo esecutivo». Una manovra diversiva i cui esiti andranno misurati. Ma se non si uscirà dall’impasse a breve, che cosa […]

  

Election Day #1 – Il menu della Casa Bianca: inflazione

«Se anche  tutti gli americani fossero tassati al 100% del proprio reddito, gli Usa sarebbero comunque in deficit. Se gli Usa non spendessero più un dollaro per la difesa, le scuole e le infrastrutture, sarebbero comunque in deficit. Semplicemente in quanto pagano gli interessi sul loro debito e l’assistenza sanitaria». Pippa Malgrem, consulente economico-finanziaria della Casa Bianca, ha disegnato così lo scenario a breve termine per gli Stati Uniti.  Indipendentemente dalla vittoria di Obama o di Romney, Washington potrà muovere solo due leve: il default o l’inflazione. Scartata la prima (che consisterebbe nel fallimento della principale economia occidentale), bisogna cominciare ad […]

  

Wall & Street © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>