La Russia e l’Occidente che tradisce se stesso

Secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro, il 56% degli italiani è favorevole alla fornitura di armi all’Ucraina, una quota in leggero calo rispetto al 57% registrato la scorsa estate. A livello europeo, i favorevoli a questa misura sono il 65% del totale, con picchi intorno al 90% tra gli intervistati in Svezia, Polonia, Lituania, Danimarca, Paesi Bassi e Finlandia. Solo in Bulgaria, Grecia e Slovacchia la maggioranza degli intervistati è contraria. Dunque, gli italiani sono tra i meno convinti in Europa della necessità di appoggiare militarmente Zelensky. Per comprendere meglio questo stato di cose abbiamo chiesto all’esperto di comunicazione Fabrizio Amadori di […]

  

«Pensaci, Christine!» – Wall & Street Live

«Il comparto leasing in generale è cresciuto del 10% nel 2022, il noleggio di beni strumentali è cresciuto di oltre il 20% e ci dà la misura dello stato di salute delle delle pmi che hanno puntato sugli investimenti in maniera decisa». Aurelio Agnusdei, managing director di Grenke Italia, è moderatamente ottimista sull’evoluzione del comparto nell’anno in corso, ma molto dipenderà anche dalle decisioni di politica monetaria. «È difficile fare previsioni ma c’è voglia e progettualità per continuare sulla strada della crescita ma è necessario che il sistema tutto vada nella stessa direzione», osserva. «La Bce ha annunciato un ulteriore […]

  

Il fil rouge tra Xi e Putin

Pubblichiamo un’ampia anticipazione di un libro in corso di pubblicazione sulla guerra russo-ucraina, scritto da Fabrizio Amadori, esperto di comunicazione e di questioni geopolitiche. «Mentre la Russia continuava ad attaccare l’Ucraina, dall’altra parte del mondo la situazione si infiammava. Xi Jinping aveva ribadito al XX Congresso che la Cina avrebbe fatto tutto il necessario per riprendersi Taiwan. Sembrava del tutto indifferente al punto di vista dell’Occidente. Per lui, il modello liberaldemocratico non rappresentava affatto il punto più alto della cultura politica, anzi. Tanto è vero che per il giornalista francese Billeter, citato da Sergio Romano sul «Corriere della Sera», esisteva […]

  

Centoquattro giorni di guerra

Pubblichiamo un nuovo commento dell’esperto di comunicazione Fabrizio Amadori sulla guerra in Ucraina. «Il peggior nemico della Russia non è la Nato, è Putin. Da tale premessa si possono trarre le seguenti conseguenze: A Putin faceva più paura la libertà degli ucraini, e il loro desiderio di entrare nella Ue, che la Nato. L’Ucraina, insomma, doveva rimanere nella sfera d’influenza militare ed economica della Russia, anche per non creare un pericoloso precedente, con un effetto domino su almeno alcuni degli altri paesi ex sovietici. Peccato che sia la democrazia che la forza economica di Mosca sotto Putin siano state azzoppate. […]

  

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Inferno energetico – Wall & Street Live

«La situazione è drammatica. Fino al 2020 il gas d’estate costava 4-5 euro/megawattora contro gli 85-86 euro di adesso. In questo periodo si accumulano le scorte per l’inverno e si prenota la capacità sotto terra per gli stoccaggi. Gli operatori, però, non stanno facendo nulla, nonostante le pressioni del governo, perché non è conveniente. Al momento, non c’è certezza che l’anno prossimo ci sia gas a sufficienza per tutti e  questo vuol dire razionamenti, cioè che in Italia ci sarà chi avrà le forniture e chi no». Matteo Ballarin, presidente di Europe Energy che opera con il marchio Withu sul […]

  

Il prezzo della resa

Pubblichiamo una nuova analisi dell’esperto di comunicazione Fabrizio Amadori sulla guerra tra Russia e Ucraina.   «Oggi si vedono soprattutto due potenze darsi da fare per sostenere l’Ucraina. Una sono gli Stati Uniti e l’altra è il Regno Unito. Entrambe tali potenze hanno fornito armi di difesa a Kiev e sono pronte a spingersi oltre, a fornire anche armi di offesa, con buona pace di chi sostiene che dato che l’Ucraina è destinata a perdere tanto vale che lo faccia subito così da evitare ulteriori, inutilissimi spargimenti di sangue, anche se a dettare le condizioni di pace fossero gli invasori […]

  

La Russia di Orsini e l’Ucraina di Santoro

Pubblichiamo un’analisi dell’esperto di comunicazione Fabrizio Amadori su due personaggi mediaticamente sotto i riflettori per via dei loro commenti sul conflitto russo-ucraino.   «Il professor Alessandro Orsini dice cose da manuale, nulla che non si possa trovare nei testi insomma, ma lo esprime con trasporto, pathos. Non è una persona facilmente incasellabile, sembra aggressivo e presuntuoso, ma poi pare che sia una sorta di autodifesa, la sua. È come se celasse la parte più delicata, quella del francescano mancato, con quella più arrembante del sociologo accademico e militante. Chi lo guarda da casa non vede una persona sicura di sé, […]

  

Il futuro del lavoro

La pandemia ha provocato un crollo dell’occupazione del 10% circa. La ripresa è cominciata nel 2021, ma c’è ancora molto da fare e la guerra in Ucraina si inserisce in un contesto difficile nel quale alla fine del 2022 si stima una crescita dello 0,25% rispetto ai valori pre-Covid. È quanto evidenzia una ricerca del Censis commissionata da Assosomm, l’associazione Italiana delle agenzie per il lavoro. Bisogna tenere presente che la ripresa è fortemente sostenuta dagli investimenti pubblici: nel settore dell’edilizia,, grazie al Superbonus 110%, si è giunti sostanzialmente alla “piena occupazione” e i margini di un’ulteriore crescita sono molto […]

  

La guerra dell’energia brucia il 3% del Pil

«La fiammata dell’energia e la crisi provocata dalla guerra rischiano di incenerire il 3% del Pil nel 2022. Un macigno che potrebbe mandare in default 184.000 imprese che danno lavoro a 1,4 milioni di persone». Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative commentando «La guerra dell’energia» il focus elaborato dal Censis e dalla confederazione sulla base dell’analisi del FMI. «Per il caro energia il FMI, nel periodo prebellico, aveva stimato una contrazione del Pil pari all’1,5% a cui vanno aggiunti – continua Gardini – gli effetti della guerra che rischiano di costarci almeno un altro 1,5% di Pil (fonte centro […]

  

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Guerra energetica – Wall & Street Live

Questa mattina i futures sul gas naturale scadenza aprile hanno toccato quota 200 euro per megawattora ad Amsterdam. Il conflitto russo-ucraino sta creando una situazione potenzialmente devastante per le economie sviluppate perché consumatori e imprese si trovano a dover fare i conti con  i prezzi in salita a causa delle difficoltà di approvvigionamento alternativo a gas e petrolio russo. Mosca, inoltre, potrebbe utilizzare le materie prime come arma di ricatto nei confronti dell’Occidente affinché accetti il fatto compiuto. Abbiamo parlato dei problemi e delle prospettive per il settore energetico con Matteo Ballarin, presidente e Ceo di Europe Energy Holding che […]

  

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