Pnrr, evitare la beffa

Volevo ribadire un concetto. Da semplice cittadino. Il Pnrr, che consta di 68,9 miliardi di euro a fondo perduto e di 122,6 miliardi di prestiti, non è ciò che pensiamo che sia. Non è uno strumento finanziario per stimolare la crescita del Paese dopo la pandemia. Il suo impatto aggregato sul Pil 2021-2026 è del 3,2% ai valori dell’inflazione di due anni fa. Quindi, zero o poco più. Il suo valore è simbolico: testimonia che l’Unione europea si fida a tal punto dell’Italia da affidarle 191,5 miliardi di euro. Il che è una buona pubblicità sul mercato internazionale del debito […]

  

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Tabula rasa elettrificata – Wall & Street Live

«L’industria italiana ha risposto bene alle sfide della crisi e nel 2022 è stata la migliore in Europa perché la struttura basata sulle pmi reagisce rapidamente alle sollecitazioni. Abbiamo superato la crisi generata dalla guerra in Ucraina che ha causato un aumento dei prezzi delle delle materie prime, che nel settore di nostra competenza – oli e lubrificanti – è stato del 200-300%. Ora i prezzi stanno ritracciando e la tempesta è finita ma ne sta iniziando un’altra: i prezzi più alti impongono la necessità di finanziare maggiormente il circolante e si ha più capitale impregnato a costi più elevati. […]

  

«Pensaci, Christine!» – Wall & Street Live

«Il comparto leasing in generale è cresciuto del 10% nel 2022, il noleggio di beni strumentali è cresciuto di oltre il 20% e ci dà la misura dello stato di salute delle delle pmi che hanno puntato sugli investimenti in maniera decisa». Aurelio Agnusdei, managing director di Grenke Italia, è moderatamente ottimista sull’evoluzione del comparto nell’anno in corso, ma molto dipenderà anche dalle decisioni di politica monetaria. «È difficile fare previsioni ma c’è voglia e progettualità per continuare sulla strada della crescita ma è necessario che il sistema tutto vada nella stessa direzione», osserva. «La Bce ha annunciato un ulteriore […]

  

La guerra dell’energia brucia il 3% del Pil

«La fiammata dell’energia e la crisi provocata dalla guerra rischiano di incenerire il 3% del Pil nel 2022. Un macigno che potrebbe mandare in default 184.000 imprese che danno lavoro a 1,4 milioni di persone». Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative commentando «La guerra dell’energia» il focus elaborato dal Censis e dalla confederazione sulla base dell’analisi del FMI. «Per il caro energia il FMI, nel periodo prebellico, aveva stimato una contrazione del Pil pari all’1,5% a cui vanno aggiunti – continua Gardini – gli effetti della guerra che rischiano di costarci almeno un altro 1,5% di Pil (fonte centro […]

  

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Guerra energetica – Wall & Street Live

Questa mattina i futures sul gas naturale scadenza aprile hanno toccato quota 200 euro per megawattora ad Amsterdam. Il conflitto russo-ucraino sta creando una situazione potenzialmente devastante per le economie sviluppate perché consumatori e imprese si trovano a dover fare i conti con  i prezzi in salita a causa delle difficoltà di approvvigionamento alternativo a gas e petrolio russo. Mosca, inoltre, potrebbe utilizzare le materie prime come arma di ricatto nei confronti dell’Occidente affinché accetti il fatto compiuto. Abbiamo parlato dei problemi e delle prospettive per il settore energetico con Matteo Ballarin, presidente e Ceo di Europe Energy Holding che […]

  

Investire contro l’inflazione – Live

Nella nuova puntata di «Wall & Street Live» abbiamo ospitato Manuela Donghi, head of channel di Le Fonti Tv, giornalista, scrittrice e divulgatrice dei temi finanziari. Abbiamo parlato dell’importanza di un investimento consapevole e diversificato per salvaguardare i nostri risparmi dall’aumento dell’inflazione. «Da quando c’è l’emergenza Covid c’è scollamento fra finanza ed economia reale: i mercati si stanno apprestando al rally di Natale, ma è un momento di forte volatilità per i timori legati all’inflazione e alle varianti del virus. Il suggerimento base per tutelare il nostro gruzzoletto, visto che il periodo festivo sarà uno dei più cari degli ultimi […]

  

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Citofonare Putin – Wall & Street Live

L’inflazione dei prezzi energetici è un problema non solo per i consumatori, ma anche per il quadro macroeconomico del nostro Paese perché un eccessivo rincaro potrebbe minare dalle fondamenta la ripresa. In queste ultime settimane il prezzo del gas al megawattora ha superato i 100 euro per poi ritracciare sotto quota 90 euro, mentre il petrolio (sia il Wti che il Brent) è dalla scorsa estate stabilmente sopra gli 80 dollari al barile. Ma quali sono le cause di questo trend? Ne abbiamo discusso nell’ultima puntata del nostro live con Matteo Ballarin, presidente di Europe Energy che opera nella vendita […]

  

Il paradosso della libertà

Questo post nasce da un commento su Twitter che potete leggere nello screenshot qui sotto. Si tratta di una frase estrapolata dal discorso del premier Mario Draghi in occasione della commemorazione di Beniamino Andreatta, esponente della sinistra democristiana, creatore dell’Ulivo (l’antesignano dell’attuale Partito Democratico) e da ministro del Tesoro, fautore nel 1981 del divorzio tra la Banca d’Italia e Via XX Settembre attraverso una lettera inviata all’allora governatore Carlo Azeglio Ciampi. Fino a 40 anni fa, infatti, Palazzo Koch comperava senza nessun limite il debito dello Stato, rimasto invenduto, garantendo il deficit. Da quel momento in poi, invece, è stato […]

  

Effetto Draghi – Wall & Street Live

Nella seconda puntata del nostro live ospitiamo Andrea Pescatori, amministratore delegato di Ver Capital, per discutere della nomina di Mario Draghi a presidente del Consiglio e dell’orientamento dei mercati che hanno premiato la decisione del capo dello Stato con un +2,07% di Piazza Affari.     «La caduta dello spread ha beneficiato i titoli bancari», osserva Pescatori aggiungendo che «ora tutti guardano alla presentazione del Recovery Plan». A livello di asset class il top manager sottolinea che «viviamo una fase transitoria su cui dobbiamo verificare gli effetti della campagna vaccinale, gli Usa torneranno ai livelli di Pil pre-Covid per la fine […]

  

Non andrà tutto bene

Il solito titolo ottimistico? No, è che tra i soliti bollettini di guerra e una politica narcolettica, è meglio parlare di economia. E, in questo campo, la certezza è una sola, proprio quella: non andrà tutto bene. L’Istat si è persino ben guardata dal fornire proiezioni nell’ultimo bollettino mensile perché siamo di fronte a un crollo per il quale non esistono strumenti di misura appropriati.  Perché la guerra, le tragedie hanno un loro specchio nella microeconomia, negli indici di Borsa, ma nella macroeconomia come la rappresenti l’Austria del 1919 o la Germania del 1945? E l’Argentina del 2001 e del […]

  

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