Il fil rouge tra Xi e Putin

Pubblichiamo un’ampia anticipazione di un libro in corso di pubblicazione sulla guerra russo-ucraina, scritto da Fabrizio Amadori, esperto di comunicazione e di questioni geopolitiche. «Mentre la Russia continuava ad attaccare l’Ucraina, dall’altra parte del mondo la situazione si infiammava. Xi Jinping aveva ribadito al XX Congresso che la Cina avrebbe fatto tutto il necessario per riprendersi Taiwan. Sembrava del tutto indifferente al punto di vista dell’Occidente. Per lui, il modello liberaldemocratico non rappresentava affatto il punto più alto della cultura politica, anzi. Tanto è vero che per il giornalista francese Billeter, citato da Sergio Romano sul «Corriere della Sera», esisteva […]

  

Elezioniululì, Ursulaululà!

Anche noi abbiamo un Marty Feldman/Igor con il suo stravagante modo di parlare. Solo che non siamo in «Frankenstein Junior» di Mel Brooks ma nella vita reale e al posto del comico britannico c’è la nostra presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che in un afflato di spirito sinceramente democratico, ci ha tenuto a farci conoscere il proprio pensiero. Se le cose vanno in una direzione difficile – ho già parlato di Ungheria e Polonia – abbiamo gli strumenti… Il discorso è chiarissimo anche se ieri Bruxelles ha tenuto a spiegare che non si tratta di un’indebita ingerenza […]

  

Citofonare Putin – Wall & Street Live

L’inflazione dei prezzi energetici è un problema non solo per i consumatori, ma anche per il quadro macroeconomico del nostro Paese perché un eccessivo rincaro potrebbe minare dalle fondamenta la ripresa. In queste ultime settimane il prezzo del gas al megawattora ha superato i 100 euro per poi ritracciare sotto quota 90 euro, mentre il petrolio (sia il Wti che il Brent) è dalla scorsa estate stabilmente sopra gli 80 dollari al barile. Ma quali sono le cause di questo trend? Ne abbiamo discusso nell’ultima puntata del nostro live con Matteo Ballarin, presidente di Europe Energy che opera nella vendita […]

  

«Al Pnrr serve l’outplacement»

Priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è far ripartire rapidamente il Paese puntando sulle aziende e sul loro capitale umano. In quest’ottica il 2021 dovrebbe essere l’anno del riconoscimento della validità dell’outplacement, ossia dei servizi di riqualificazione e la ricollocazione nel mercato del lavoro. Nel 2020 Intoo, società di outplacement di GiGroup, ha supportato oltre 1.000 persone tra dirigenti, quadri, impiegati e operai (per lo più sopra i 45 anni) che nell’85% dei casi hanno ritrovato un’occupazione in circa sei mesi e mezzo. Il 70% si è ricollocato come dipendente, la parte restante ha optato, invece, per […]

  

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Occupazione femminile, un booster del Pil

Quest’anno la XII edizione del Forum Economico Italo-Tedesco si è concentrato sulla questione femminile e il mondo del lavoro. Il titolo della manifestazione è stato «Womenomics: equità di genere e crescita economica» e nel corso delle sessioni di dibattito si è ricordato che il tasso di occupazione femminile nel nostro Paese è ancora molto basso e, soprattutto,  che se i 4 milioni di casalinghe in età da lavoro fossero impiegate, il Pil crescerebbe del 18% (268 miliardi di euro). Partner della manifestazione è stata Grenke, società che si occupa di locazione operativa. Ne abbiamo parlato con Francesco Vittadini, direttore amministrativo della filiale italiana. Dottor […]

  

L’Europa produce mostri

  La scelta di sostenere il progetto dell’Unione Europea e della moneta unica, seppur con forme diversamente critiche, da parte dei partiti tradizionali italiani, Pd in primis, non ha pagato. M5S e Lega sono i veri vincitori elle elezioni italiane, cioè proprio i due movimenti che non avevano mai nascosto diffidenze e antipatie nei confronti della costruzione burocratica di Bruxelles, dell’euro e della politica fatta di pareggi di bilancio e tasse. Quel tipo di cecità tecnocratica è, secondo noi, la principale responsabile della situazione attuale. In fondo, a Bruxelles hanno creato solo mostri: Nigel Farage e l’Ukip alfieri della Brexit, lo sgangherato […]

  

Tim, vittima della guerra Italia-Francia

Al finanziere francese Vincent Bolloré, non è bastata la guerra aperta con il gruppo Mediaset per il suo tentativo di scalata al gruppo milanese. Il governo, infatti, ha avviato formalmente l’iter per valutare l’esercizio del golden power sull’asset strategico di Tim, ossia la rete, intesa come Sparkle, la società che gestisce sia il network in rame che i cavi in fibra su cui transitano i dati sensibili della sicurezza nazionale. Pressata dalla Consob a fare chiarezza sugli assetti di controllo e di comando, Tim ha formalizzato, di riflesso, l’inizio dell’attività e coordinamento da parte di Vivendi per mezzo di Arnaud de Puyfontaine, ad del […]

  

«La Francia ci ha rotto!»

  Oggi lasciamo la parola a Fabrizio Amadori, esperto di comunicazione e di pubbliche relazioni, per parlare di un tema che ci tocca tutti da vicino: lo stato delle relazioni con la Francia e l’invasione di migranti sulle nostre coste, resa ancor più insostenibile dalla scarsa collaborazione degli altri Paesi europei nei ricollocamenti, in primis dei nostri cugini d’Oltralpe. Ovviamente, sul banco degli imputati c’è il neopresidente Emmanuel Macron. «La Francia prima bombarda (con Sarkozy) e poi scappa: l’ondata di profughi è dovuta soprattutto al crollo del regime di Gheddafi», esordisce Amadori indicando nei francesi «i primi responsabili, e il […]

  

C’est ne qu’un début…

I consigli sulle strategie d’investimento arrivano sempre puntuali al termine di ogni consultazione elettorale di particolare rilevanza. Non potevano, perciò, mancare in occasione della vittoria di Emmanuel Macron su Marine Le Pen per le presidenziali francesi. Le principali banche d’affari offrono suggerimenti abbastanza omologati che così possiamo sintetizzare: si tratta di una vittoria per l’Europa perciò conviene puntare sulle azioni del Vecchio Continente (visto che quelle Usa stanno diventando costose e la Fed sta rialzando i tassi), mentre sul mercato obbligazionario bisogna continuare a cogliere le opportunità di rendimento. Gli esperti di Pimco, tuttavia, sottolineano che gli investitori dovrebbero evitare di […]

  

Dove vai se l’uomo forte non ce l’hai?

Le cronache quotidiane ci fanno prendere confidenza con un termine politologico anglosassone: «figurehead», che letteralmente indica la polena delle navi, ma metaforicamente è utilizzato per descrivere le leadership caratterizzate da una grande forza tanto decisionale quanto di immagine. L’ultimo personaggio in ordine di tempo a potersi aggregare alle figurehead che caratterizzano la scena politica globale è Marine Le Pen che ieri sera ha destato una buona impressione durante il dibattito con Emmanuel Macron, sfidante centrista accreditato della vittoria. Come ha spiegato bene Andrea Goldstein, managing director di Nomisma, la diagnosi di Le Pen «è che solo un ritorno del patriottismo […]

  

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