La Cina vince anche nell’arte
Al grande pubblico questo quadro non dirà probabilmente nulla. si tratta del «Paesaggio in rosso» del pittore cinese Li Keran, battuto all’asta nel 2012 per 40 milioni di dollari, record storico per un dipinto proveniente dal Paese della Grande muraglia. Eppure le possibilità di investimento nell’arte cinese non sono limitate, basta entrare sul mercato nel momento giusto. E, secondo gli esperti del Monte dei Paschi di Siena, il 2014 potrebbe rappresentare una buona occasione. Basti pensare che nell’Asian Week di marzo Sotheby’s e Christie’s hanno realizzato un fatturato totale di circa 90 milioni di dollari.
L’«MPS Chinese art Index» ha evidenziato un’accelerazione della crescita delle quotazioni: +45% nel 2013 e un sorprendente +179% dal 2008, tornando sui livelli record del 2011. Nel 2014 gli analisti prevedono «un’altra annata molto interessante per questo comparto».
L’«MPS Chinese Painting Index» ha evidenziato incrementi accentuati delle quotazioni della pittura (+67% rispetto al 2012 e +180% sul 2008). Lo confermano, ad esempio, le cifre incassate dalla pittura moderna e contemporanea che sta raggiungendo cifre astronomiche nelle aste (all’Asian Week di poche settimane fa ha totalizzato 22 milioni sui 90 del totale). Le stime per il 2014 si confermano in linea con i livelli 2013. Occorre infine ricordare che la pittura contemporanea rappresenta oltre l’80% del fatturato delle aste riguardanti la pittura cinese.
L’ «MPS Chinese Ceramic Index» ha evidenziato un andamento crescente: +17% nel 2013 e +178% rispetto ai valori 2008, confermando l’appetito degli investitori per la ceramica. Risultati, che fanno pensare ad un ritorno verso i massimi 2010-2011 quando le aste di ceramiche cinesi raggiunsero i record storici sugli acquisti. La stima per il 2014 è anch’essa positiva.
Certo, magari non si raggiungeranno i valori di questa ciotola del forno Ru (dinastia Song, X-XIII sec. d.C.). Tuttavia, occorre tener presente che la piazza newyorkese è quella che storicamente ha registrato la domanda più alta.
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