aziendeVi propongo stralci del recente scandalo in sanità messo in luce dai carabinieri di Parma. Si è parlato poco di quest’indagine che ha mostrato il giro di mazzette e corruzione fra medici della Sanità pubblica, manager di aziende farmaceutiche e un direttore del Ministero della Salute. Diciannove gli arresti e 75 le persone indagate.

È l’associazione a delinquere che non ti aspetti. È il denaro che non basta mai e che fa perdere di vista ciò che abbiamo di più sacro: la persona quando è fragile, noi tutti quando siamo in un letto di ospedale.

Pesanti, le accuse.

I malati sofferenti sono stati usati come cavie. Alcuni ricoverati inutilmente, a spese del sistema sanitario. Altri destinatari ignari di farmaci da testare. La montagna di denaro accumulato veniva filtrata da società di riciclaggio, serviva a corrompere i corruttibili, piazzati nei posti giusti. Ci si assicurava che ai concorsi medici passassero gli amici, quelli come loro. E che ai congressi informativi – che danno crediti ECM – si spacciasse come “scienza” ciò che scienza non è.

“Con la forza scientifica tutti danno credito a ciò che scriviamo” la frase trapela dalle intercettazioni, pronunciata da Guido Fanelli, ordinario di Anestesia e Rianimazione all’Università di Parma, “titolare di una pluralità di incarichi a livello nazionale e regionale, con potestà decisionale in materia di ricerca scientifica” si legge nelle 500 pagine di ordinanza. Fanelli è stato anche estensore tecnico della legge sulla terapia del dolore n 38 del 15 marzo 2010 e componente della Commissione istituita dal ministero. Per lui le manette sono scattate il 7 maggio.

Arrestati anche altri 18 fra medici e dirigenti di aziende farmaceutiche, indagate 75 persone, 15 le società coinvolte (nella foto si leggono i nomi sia di aziende farmaceutiche che di società di relazioni e consulenze), misure cautelari prese per 45 persone.

I reati ipotizzati dalla Procura di Parma comprendono: corruzione, riciclaggio, peculato, atti e fatture false, deposito di denaro all’estero, truffe nei concorsi pubblici. Il tutto “agevolato dalla compiacente collaborazione di un dirigente del Ministero della Salute” (che al momento risulta sospeso dagli incarichi e sottoposto a misure cautelari) . A condurre le indagini 200 carabinieri del Comando per la tutela della Salute e dei Comandi provinciali di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Lazio.

 

Il business della terapia del dolore.

Fanelli si autodefiniva un “boss capace di spostare milioni di euro”: “Io prendo soldi dall’uno e dall’altro in maniera uguale e paritaria, sono bravo a tenere il piede quattro o cinque scarpe, io ho il centro hub del dolore più grosso d’italia con 19.000 interventi all’anno, ho la forza di spostare milioni di euro perchè con la forza scientifica tutti danno credito a ciò che scriviamo”.

L’indagine prende il nome dallo yacht acquistato da Fanelli con i proventi illeciti, Pasimafi. Tra i 75 indagati ci sono anche la moglie, dirigente medico in Lombardia e i due figli del luminare, uno gestiva la Crag Up, società di comodo per il riciclaggio del denaro, ora sotto sequestro, mentre l’altro avrebbe redatto lavori scientifici su commissione di case farmaceutiche.

I carabinieri hanno sequestrato due società di comodo, Doctor Consulting e Crag Up, oltre a mezzo milione di euro.

 

L’ aggiornamento.

Nei giorni scorsi si è autosospeso il rettore dell’Università di Parma, Loris Borghi, coinvolto nella vicenda non per mazzette e corruzione ma per abuso d’ufficio. Intercettato disse: “Ho modificato il regolamento”. Secondo l’accusa avrebbe costruito un concorso ad hoc per favorire il medico Massimo Allegri, ai domiciliari assieme a Fanelli. Cliccate qui.

Per approfondire, qui.

Lo stupore della presidente degli Ordini dei Medici.

Roberta Chersevani, presidente Fnomceo, la federazione che riunisce gli Ordini dei medici, ha espresso la sua “delusione per la nostra professione, per le persone che di noi si fidano e che a noi si affidano, per il nostro Servizio Sanitario Nazionale, che lotta ogni giorno contro risorse limitate per offrire a tutti la migliore assistenza possibile, per la Politica e le Istituzioni, per il mondo della ricerca e per l’industria farmaceutica”. Poi ha aggiunto: “Se i capi d’accusa saranno provati sarà segno che tutto il sistema va profondamente riformato. Mi auguro che i contorni siano meno criminali di quello che ora appare…”. Cliccate qui

 

Morale…

Per nessuno dei medici, nè fra quelli arrestati nè fra quelli indagati, al momento è stato valutato un provvedimento di radiazione.

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