Come riuscirò a presentarvi il libro di un papà che ha visto morire il figlio di 10 anni, non lo so ancora. Ma vi devo dire subito che a leggerlo si ride. E poi sono d’accordo con quello che scrive Jacopo Fo nella prefazione: “Non è credibile che uno muore veramente”. E se lo dice lui che si presenta così “come fai a essere comunista e ateo e pensare che esiste una vita dopo la morte?”. Se lo dice lui che è comunista e ateo e che davanti al dolore “se ne frega della coerenza ideologica”, allora, daì… Ho conosciuto […]