Più li censuriamo, più crescono
Ieri c’è stata una manifestazione a Bologna, migliaia di genitori, nonni e bambini sono scesi in piazza a protestare. Erano una folla immensa come potete osservare dalle fotografie: avevano qualcosa da dire, ma nessun telegiornale o giornale nazionale ne ha mandato in onda le immagini. Ignorati e stop.
Sotto il cono d’ombra, negli anni 2016-18, finisce sempre e solo ogni obiezione riguardi l’argomento vaccini.
I medici che avevano chiesto studi sul carico vaccinale sono stati segnalati all’Ordine; qualcuno addirittura con procedimento di radiazione in corso per aver reso pubbliche osservazioni frutto della propria esperienza clinica. Ripetiamo: richiesta di radiazione per aver criticato i vaccini e non per aver fatto del male – o spaccato le ossa a scopo di lucro – a pazienti. Secondo la logica del vaccinismo (una delle piaghe dei nostri giorni) perfino il premio Nobel Luc Montagnier diventa inattendibile quando invita a vaccinare con prudenza.
A occhio e croce, ieri, sono scese in piazza 10mila persone (5mila secondo la questura). Hanno contestato l’obbligo dei 10 vaccini esclusiva dei bambini italiani (e da poco anche francesi) e l’informazione superficiale, “a slogan”, quella che etichetta i non vaccinati come “non conformi” e invita la popolazione a discriminarli, “nelle classi come alle feste di compleanno”. Quella che usa la scusa che 10 mila immunodepressi si proteggono vaccinando 16milioni fra bambini e ragazzi (0-16 anni). Dimenticando che “la salute di un immunodepresso non dipende dall’altrui vaccinazione” (Giorgia Scataggia, 28 anni, immunodepressa) e che chiunque può trasmettere virus e batteri a un immunodepresso (vedi i 7mila morti di infezioni ospedaliere annui) senza scomodare le 10 malattie.
Ma anche quella che non vuol discutere dell’indagine sull’Uranio impoverito nata per indagare le ragioni delle malattie dei militari e che ha mostrato la grande responsabilità delle vaccinazioni plurime. Cliccate qui.
O quella che nega i danneggiati da vaccinazioni, i morti, i risarciti, i sofferenti, “i casi gravi e non ancora guariti” segnalati nei rapporti Aifa.
Insomma, in 10mila contro la (non) logica del vaccinismo.
Qui il video della manifestazione. Parlano genitori, medici, impiegati, insegnanti. Tutte voci che non avete mai ascoltato.