In Italia era Flavio Briatore a cacciare uno ad uno i concorrenti del game show The Apprentice, mostrando loro il dito che indicava la porta e dicendo “Sei fuori!” (You’re fired”). Ma il programma è stato lanciato da un certo Donald Trump, all’epoca ancora lontano dalla politica. Per quattordici stagioni è stato il tycoon a guidare le danze nello show (seguitissimo) sulla Nbc, definito dalla produzione il “più spietato dei colloqui di lavoro nella più spietata delle giungle”.

Entrato in politica Trump ha conservato l’abuitudine di cacciare i suoi collaboratori con un ritmo abbastanza sostenuto. L’ultimo è John Bolton, il “falco” consigliere per la Sicurezza nazionale. Trump lo ha destituito con un tweet (almeno così dice), anche se il diretto interessato fa sapere di essersi dimesso. “Ero fortemente in disaccordo con molti dei suoi consigli come altri nell’amministrazione”, scrive Trump su Twitter. Sempre su Twitter Bolton ha chiarito: “Ho offerto le mie dimissioni ieri sera e il presidente Trump mi ha detto ‘parliamo domani'”.

Scelto per la sua intransigenza all’Onu (come ambasciatore) sui dossier di politica estera più scottanti (Iran, Corea del Nord e Afghanistan), Bolton è entrato in disaccordo con Trump in merito all’attacco aereo sull’Iran, dopo che era stato abbattuto un drone americano. Bolton era convinto della necessità di sganciare i missili ma alla fine Trump ha fermato l’attacco. Altro motivo di forte disaccordo: Bolton ha sempre storto la bocca di fronte alle aperture degli Usa verso la Corea del Nord.

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