La Pravda del M5s

“Boeri sta all’opposizione”. “Fa politica, deve dimettersi dall’Inps”. “È stato votato da qualcuno?”. “Per il suo ruolo dovrebbe rimanere fuori dalla contesa politica”. Eravamo fermi a queste dichiarazioni del M5s. Poi ieri è cambiato tutto. E abbiamo visto cose che neanche la Pravda. Di cosa parliamo? Sempre del presidente dell’Inps. Solo che adesso non è più il fazioso e politicizzato Boeri, ma è il dolce agnellino Pasquale Tridico. E cosa ha fatto? Ha rilasciato un’intervista in prima pagina sul quotidiano più filogrillino che ci sia, cioè il Fatto quotidiano, nella quale incensa il reddito di cittadinanza mettendolo a confronto col […]

  

Tasse, i conti non tornano

5 giugno 2018 Salvini: “Finalmente un governo che ha in testa alla sua agenda i temi delle tasse, del lavoro e dell’immigrazione”. 23 luglio 2018 Salvini: “Di sicuro la manovra di autunno sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni, e daremo le prime e significative risposte sulla riduzione delle tasse”. 29 gennaio 2019 Salvini: “La mia priorità è ridurre le tasse e stiamo lavorando per abbassare il primo scaglione dell’Irpef al 23% per i lavoratori dipendenti e le famiglie: questo è il mio obiettivo per il 2019. L’Iva non aumenterà, non siamo stati eletti per aumentare le tasse”. 19 […]

  

La giustizia italiana fanalino di coda

Sarà difficile domani trovare in edicola articoli sull’argomento. Non parliamo poi di dibattiti televisivi o di comizi. Perché la giustizia in Italia è diventata una notizia che non fa più notizia. È come se fosse un albero secolare che sta lì immobile, senza che nessuno più se ne preoccupi quando invece dovrebbe essere una delle battaglie principali di qualsiasi partito politico. Perché non c’è sviluppo senza processi rapidi, non c’è crescita senza cause veloci, non c’è fiducia nello Stato. L’ultimo report pubblicato oggi dalla Commissione europea lo certifica ancora una volta: l’Italia è il paese dell’Unione Europea con i tempi più […]

  

Non è un paese per sbirri

Vengono ricordati solo quando vengono ammazzati. O quando commettono dei soprusi. Per il resto le forze dell’ordine non esistono. Anzi, peggio ancora, lavorano rischiando la vita ogni giorno. L’Italia non è un paese per sbirri. Diciamocelo una volta per tutte. Il rispetto per la divisa è un sentimento che va e viene come una bandiera sballottata dal vento. Per questo non esiste mai una via di mezzo. Ci sarà sempre qualcuno pronto a difenderli ciecamente a spada tratta e ci sarà sempre qualcuno pronto a puntare il dito contro un’intera categoria. Il caso Cucchi è l’emblema dello status quo. Un deprecabile […]

  

Il Tricolore di Salvini

“Io rispetto tantissimo le bandiere della pace ma, se devo scegliere, alla finestra metto il Tricolore“. Se questa frase Salvini l’avesse pronunciata un decennio fa, probabilmente dalla platea degli astanti sarebbero piovute una bordata di fischi e una richiesta di Tso. Adesso, invece, il Capitano può permettersi di pronunciarla ricevendo ovazioni e applausi. Dalla secessione al patriottismo il passo è lungo ma la velocità d’esecuzione del cambiamento è stata rapidissima. L’upgrade della Lega 2.0 non conosce più la parola Nord, i ladroni non stanno più a Roma, ma sono forestieri, e il Va’ pensiero ha lasciato spazio al sottofondo musicale dell’Inno di Mameli. […]

  

Moscovici, deficit di coerenza

Il concetto di deficit per Pierre Moscovici è molto “relatif”, per dirlo alla francese. Relativo. Dipende dal momento, dal ruolo che si ricopre e soprattutto dal paese nel mirino. E sul tema il commissario intransigente di capriole ne fatte parecchie. Quando era ministro dell’Economia con il governo Ayrault parlava quasi come un Di Maio moderato. “Le riforme strutturali sono un dovere. E con queste la Francia diventerà più forte, tuttavia una forte riduzione del deficit non ci porta avanti”, dichiarava il 7 maggio 2013 aggiungendo poi che l’abbattimento del deficit deve tener conto della situazione del Paese e il ritmo del consolidamento del bilancio deve rendere possibile la crescita. […]

  

La disfatta sul deficit

Da incendiari a pompieri. Spavaldi prima, remissivi dopo. La battaglia tra il governo e la Commissione Europea è durata due mesi e mezzo. E si è conclusa con una disfatta. Dal 2,4% sembra si sia arrivati a cedere fino al 2,04%. Con buona pace di proclami, minacce e rassicurazioni. La cronistoria di una sconfitta: 19 settembre Di Maio: “Abbiamo bisogno di prendere un po’ di soldi dal deficit poi li ridaremo con la crescita” 20 settembre  Di Maio: “Non dobbiamo avere paura di sforare il 2% a meno che il 2% non sia diventato un tabù, però ce lo dovevamo dire prima” 21 settembre  Di […]

  

Sceriffi a 5 Stelle

Sceriffi a 5 Stelle. Dopo il tribunale popolare per giornali e televisioni, ora il movimento pentastellato istituisce il tribunale della delazione. E dell’Inquisizione. Un’aula virtuale in cui gli iscritti, i candidati o i portavoce possono essere allo stesso tempo imputati o accusatori. All’interno del sistema Rousseau, infatti, è stata aggiunta la pagina “Segnalazioni”. Che recita così: “Il Movimento 5 Stelle è una comunità di cittadini che si sono dati delle regole che rispettano e fanno rispettare. Qui potrai segnalare i comportamenti lesivi e contrari ai nostri valori e alla comunità del Movimento 5 Stelle. Uno strumento per tutelare il lavoro […]

  

Il gatto e la volpe

Sarà pure una “competizione sana e leale”, come ha detto Salvini, ma le volte in cui i due vicepremier si sono affrontati a muso duro scontrandosi pubblicamente adesso iniziano a essere tante. Divergenze, litigi, frecciatine. E cambi di rotta. Come quello sulla Tav, su cui il leghista ha aperto all’ipotesi referendum mal celando una sorta di subalternità sul tema rispetto a Di Maio. O come il dialogo con gli imprenditori che non è andato giù al grillino tanto da precisare: “I fatti si fanno al Mise“. Ma come dicevamo i casi sono numerosi. Dallo scontro infuocato sugli inceneritori al caos della “manina” con […]

  

Lo sciacallaggio della Boldrini

A Laura Boldrini ormai è rimasto soltanto Twitter. Ma riesce a far danni anche con un cinguettio. Poco prima dell’arrivo – annunciato sin dalle prime ore della mattina dal ministro dell’Interno – sul luogo della tragedia di Corinaldo, l’ex presidente della Camera ha attaccato duramente Salvini scrivendo: “Un ministro dell’Interno serio si sarebbe precipitato ad #Ancona dove stanotte sono morti sei giovani e ci sono decine di feriti, #Salvini invece ha altre priorità: fare un comizio ai suoi militanti. Non perda altro tempo, vada subito nelle #Marche”. Al netto della diversità dei ruoli e al netto della polemica abbastanza secondaria rispetto alla conta […]

  

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