Il virus ideologico dell’antisemitismo rischia di trasmettersi e proliferare in certe frange della sinistra. L’ennesima prova si è avuta nel consiglio di zona 8, a Milano, dove l’altra sera è risuonato un inquietante riferimento alla “lobby giudaico massonica”, espressione che riecheggia tipicamente le teorie del complotto di ispirazione antisemita. Lo ha riferito pubblicamente lo stesso presidente della zona, Simone Zambelli. Quindi un esponente di Sel, senza troppe remore, ha denunciato la vicenda, piuttosto imbarazzante per la sinistra, perché quelle parole le ha pronunciate, contro di lui, un consigliere di maggioranza. “Mi ha accusato di essere al servizio della ‘lobby giudaico massonica”, ha detto Zambelli.

Questa assurda affermazione è scaturita da una discussione sul Giardino dei giusti. Il giardino, nato nel 2003,  vuole celebrare gli uomini esemplari della storia, coloro che si sono battuti contro i genocidi, dalla Shoah in poi. Il parco, che oggi occupa un’area di 8mila metri, è oggetto di un progetto di ampliamento che, dal punto di vista tecnico (non certo ideale o “politico”) è oggetto di discussioni nel quartiere, il Qt8, e nello stesso Consiglio di zona.

Simone Zambelli, presidente di zona 8

Simone Zambelli,  il presidente, ha reagito con fermezza

E’ nel contesto di questa discussione che il presidente si è sentito accusare con una tale assurdità: “Oltre a vergognarsi – ha detto Zambelli riferendosi al suo consigliere – dovrebbe chiedere scusa a tutti, perché ha scritto una delle pagine più vergognose della storia del Consiglio di Zona 8. Domani valuterò che provvedimenti prendere”.

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